Lo ha deciso il gip
Tangenti a Milano, Mario Mantovani resta in carcere
Mario Mantovani, l'ex vicepresidente della Regione Lombardia arrestato una settimana fa per corruzione, concussione e turbativa d'asta, deve rimanere in carcere. Lo ha stabilito il Gip di Milano, Stefania Pepe, che ha respinto l'istanza di scarcerazione della difesa.
Nei giorni scorsi, subito dopo l'interrogatorio di garanzia nel corso del quale Mantovani si era difeso per quasi sei ore, la difesa del politico aveva presentato un'istanza di revoca della misura cautelare e in via subordinata una richiesta di arresti domiciliari, depositando una serie di documenti tra cui anche l'autosospensione da parte dell'ex senatore dalla carica di numero due del Pirellone. La difesa ha più volte ribadito, inoltre, che non sussistono le esigenze cautelari a carico di Mantovani anche perché la richiesta d'arresto da parte del pm risale 13 mesi prima dell'emissione dell'ordinanza da parte del Gip. Il pm di Milano Giovanni Polizzi aveva dato parere negativo alla scarcerazione e il giudice oggi ha deciso di confermare il carcere per la sussistenza delle esigenze cautelari. Mantovani resta dunque detenuto a San Vittore.
"A fronte della posizione presa dai magistrati, ora mi vedo costretto a ricorrere al Tribunale del Riesame": lo ha spiegato l'avvocato Roberto Lassini, legale di Mario Mantovani, commentando la decisione del Gip che ha confermato il carcere per l'ex assessore alla Sanità della Lombardia. "E' una roba da sciopero della fame perché non ci sono le esigenze cautelari" ha aggiunto chiarendo che già oggi depositerà il ricorso.
Le esigenze cautelari a carico di Mario Mantovani "non possono ritenersi in alcun modo attenuate per effetto della circostanza, documentata dalla difesa" delle sue dimissioni dalla vicepresidenza della giunta lombarda. Lo scrive il gip di Milano Stefania Pepe nell'ordinanza con cui respinge l'istanza di scarcerazione presentata dalla difesa dell'ex assessore ed ex senatore. Mantovani, osserva il magistrato, "resta comunque un influente esponente politico a livello nazionale".