Ha deposto l'ex colonnello dei Ros
Stato-mafia a Palermo, Riccio: "Eravamo vicini alla cattura di Provenzano, Mori mi fermò"
"Il 29 ottobre Gino Ilardo mi chiama al telefono e mi dice: 'Ci siamo'. Il 31 incontro Bernardo Provenzano. L'appuntamento e' al bivio di Mezzojuso. Ho subito avvertito il generale Mori, il 30 partecipo ad una riunione al Ros a Roma e poi vado a Catania. Mori mi disse che io non dovevo fare nulla e che l'attivita' operativa sarebbe stata affidata al capitano Damiano, della sezione anticrimine di Caltanissetta. Giunto a Catania incontrai Damiano ma mi disse che non sapeva nulla". Lo ha ribadito il colonnello del Ros (e poi della Dia), oggi in pensione, Michele Riccio, deponendo al processo sulla cosiddetta trattativa tra Stato e mafia, il giorno dopo l'assoluzione di Calogero Mannino al termine del rito abbreviato. Secondo Riccio - nel corso di una deposizione fiume iniziata alle 9:30 - il Ros frapponeva motivazioni "pretestuose" al fine di scongiurare l'arresto del boss, allora latitante, Bernardo Provenzano. Riccio era incaricato di gestire il contatto con il confidente Gino Ilardo, che fu poi ucciso nel maggio del 1996. "Io ero per arrestare immediatamente Provenzano - ha detto Riccio a proposito della riunione avuta al Ros - ma Mori disse che la fonte doveva agire come sempre e predisporre tutto per un ulteriore successivo incontro. Non c'era inoltre ragione di avvisare la magistratura poichè, mi disse Mori, questa era una attivita' propria della polizia giudiziaria". L'incontro si svolse il 31 ottobre a Mezzojuso in un ovile e di fronte "c'era pure una casa - ha detto Riccio riferendo il racconto di Ilardo, dove risiedeva Provenzano". Damiano disse a Riccio che predispose un servizio di osservazione e anche un dispositivo di pedinamento ma che quest'ultimo non pote' agire a causa di alcune contromisure adottate dai mafiosi. Ci sarebbero stati ulteriori incontri tra Ilardo e Provenzano nel casolare di Mezzojuso ma il Ros non riusciva ad individuarlo con certezza: "nonostante avessi fornito luoghi, targhe, nomi e cognomi. Mancavano solo le coordinate geografiche - ha detto Riccio - ma io feci delle relazioni di servizio in cui avevo messo tutto per iscritto. Quelle relazioni al Ros non esistevano piu' e io ho ritrovato copia delle relazioni a casa mia".