Lo ha detto il procuratore aggiunto teresa principato
Palermo, "clan insofferenti sulla gestione del boss Messina Denaro"
Sono insofferenti, si lamentano della sua indifferenza alle sorti dell'organizzazione mafiosa e dei tanti uomini d'onore finiti in carcere nell'ambito delle inchieste che dovrebbero portare alla sua cattura: è una Cosa Nostra assai critica verso il boss latitante Matteo Messina Denaro, quella descritta dal procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato, che ha coordinato l'indagine su un omicidio del 2009, risolto da carabinieri e polizia. La vittima, un ladruncolo, venne uccisa perchè aveva derubato un uomo di Messina Denaro nel 2009, in provincia di Trapani. "Non è la prima volta - ha spiegato Principato - che avvertiamo un forte malcontento verso il capomafia latitante, che viene accusato dai suoi di pensare solo a sè e alle sue esigenze e di non curarsi dei destini dei familiari e degli uomini d'onore finiti in carcere".
(Nella foto il procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato. Nel riquadro l'identikit del capomafia Matteo Messina Denaro)