Il mistero del giovane sparito nel Palermitano
Sparito da Casteldaccia 23 anni fa, i genitori di Salvatore: "Chi sà parli"
"Siamo i genitori di Salvatore Colletta, il ragazzo scomparso da Casteldaccia il 31 marzo 1992 assieme a Mariano Farina. Ricordiamo e viviamo sempre con maggiore angoscia quel giorno come se fosse ieri, perché due genitori non possono e non potranno mai dimenticare ili proprio figlio. Io e mio marito non smetteremo mai di lottare per ritrovare Salvatore". Inizia con queste parole disperate l'appello lanciato da Carmela La Spina e Antonino Colletta, i genitori di Salvatore Colletta, il bambino sparito 23 anni fa mentre giocava a Casteldaccia con un amichetto. I genitori del bambino si rivolgono alle forze dell'ordine per chiedere di "andare a fondo" e "fare il possibile" per fare luce su quanto accaduto quel pomeriggio. Ma chiedono anche a "chi sa" di raccontare "la verità". Oggi Salvatore Colletta compirebbe 39 anni e i i suoi familiari lanciano un nuovo appello: "In questi lunghi 23 anni abbiamo vissuto ogni giorno con dolore ma allo stesso tempo con un infinita speranza - dicono - oggi più che mai che è il giorno in cui Salvatore compie 39 anni. Oggi vorremmo essere tutta la famiglia a festeggiare, ad aprire i regali e a spegnere le candeline della torta con lui, ma non è possibile perché quel 31 marzo 1992 ha spezzato i nostri cuori togliendoci il motivo per cui ogni giorno valeva la pena sorridere". "E per noi quello era Salvatore, a casa abbiamo altri 6 figli a parte lui e 3 nipotini che non lo conoscono, andiamo avanti perché è giusto così, non abbiamo mai fatto mancare affetto o nulla agli altri nostri figli, ma c' è sempre una ferita aperta che non riesce a chiudersi, c' è sempre un pensiero fisso prima di andare a letto ogni sera, sempre gli stessi punti di domanda - dicono ancora i genitori di Salvatore che non si sono mai arresi - Sorridiamo sempre per metà. E' come se da quel giorno la nostra vita si fosse fermata. Ricordiamo ancora il giorno della sua nascita, un giorno molto atteso visto che per i primi sei anni di matrimonio io e mio marito non riuscivamo ad avere figli e poi, finalmente, arrivò Salvatore, il più grande di tutti gli altri 6 miei figli. Eravamo talmente felici perché ormai credevamo di non poterne mai avere e invece arriva questo meraviglioso bambino con tanti capelli e un carattere che portava allegria e felicità in casa". "Quella stessa felicità che oggi non abbiamo più, tutti in famiglia si chiedono se Salvatore sia vivo e stia bene: Ciro che all'epoca aveva qualche anno in meno di Salvatore e passava molto tempo con lui a giocare a pallone perché era la passione di entrambi, Maurizio che allora aveva circa 10 anni ha un ricordo molto nitido di Salvatore, Massimo che ne aveva 8, a cui Giovanni Montalto (il ragazzo che il giorno della scomparsa diede un passaggio in Contrada Gelso a Salvatore e Mariano) disse che i due ragazzi stavano scappando di casa, Alessandro, che era ancora molto più piccolo di Massimo, Katia che aveva 2 anni e non ricorda molto bene Salvatore e infine Mariagrazia che è nata dopo 2 anni dalla scomparsa e non lo ha nemmeno conosciuto". E' fitto il mistero sulla scomparsa dei due bambini. Di recente un nuovo pentito, Benito Morsicato, di Bagheria, arrestato nel corso del blitz ''Reset'' dello scorso anno, nel corso di uno dei suoi interrogatori, ha detto di avere sentito della vicenda dei due ragazzini. Morsicato sostiene di avere saputo che i due sono stati sequestrati, ma non ricorda il nome della persona che lo avrebbe riferito. Non è escluso che la Procura riapra un fascicolo per capire chi sia la persona che avrebbe dato questa informazione al pentito bagherese. "Oggi, in una giornata così importante per noi vorrei ricordare e soprattutto sollecitare le forze dell'ordine a non tralasciare più nessuna pista anche la meno possibile perché in passato tante e troppe cose sono state lasciate al caso. Negli anni tante segnalazioni sia in Sicilia (al mercato di Bagheria, in compagnia dei nomadi a Termini Imerese, a Trappeto in un bar, a Roma a chiedere l' elemosina in una piazza ecc) certo, non sono mai mancati gli sciacalli ma la maggior parte delle segnalazioni provenivano anche da persone che conoscevano molto bene i ragazzini". "Per questo io sono convinta che fossero reali e veritiere, ma oggi che a me manca un figlio, non ho qui un figlio da abbracciare e fargli gli auguri il giorno del compleanno, io provo rabbia perché non è mai stato fatto tutto il possibile perché se i primi giorni si mettevano dei posti di blocco in Sicilia i ragazzi si potevano trovare. Quindi, io mi domando se è quanto ancora dobbiamo aspettare per sapere cosa è successo a nostro figlio, quanti compleanni e anni dobbiamo passare ancora senza di lui e soprattutto sapere se ci sia qualcuno dietro che sa e non parla. Mi rivolgo a chi potrebbe sapere qualcosa: mettetevi al mio posto, al posto di una mamma che spera sempre e che vuole sapere fino a che punto sperare, che vuole semplicemente la verità nel bene o nel male, liberatevi da questo fardello che vi portate dentro da 23 anni e fate si che il giorno che Dio mi chiamerà e chiuderò gli occhi me ne andrò sapendo ciò che è successo a mio figlio, ve lo chiedo con il cuore in mano". "Perché non è possibile che nessuno non ha visto nulla e che due ragazzi sono scomparsi per andare a fare un picnic in spiaggia, i giorni seguenti vengono visti sempre con i nomadi e nessuno riesce a prenderli - lamentano ancora i genitori di Salvatore - come non è più possibile non avere nulla a cui aggrapparsi. Infine, mi rivolgo a te Salvatore, se sei ancora vita ricorda che hai una famiglia che ti aspetta e vive con la speranza di poterti abbracciare e di festeggiare con te tutti i compleanni persi in questi anni, auguri Salvatore per i tuoi 39 anni! Se stai leggendo queste righe, visto che so del tuo carattere timido e timoroso dei giudizi altrui voglio dirti di non avere paura di tornare a casa perché è ciò che desideriamo più al mondo perché nella vita si sbaglia ma gli errori vengono commessi in modo che ci siano dei rimedi sempre e comunque. Ti aspettiamo e ti pensiamo sempre". Nel gennaio scorso, al cellulare della mamma di Salvatore Colletta, erano arrivati dei messaggi che avevano fatto riaccendere le speranze. In uno dei messaggi c'era scritto che Salvatore era vivo e che si trovava in Puglia. Ma subito dopo è stato accertato che l'autore era un ragazzino di Termini Imerese, indagato dalla Procura della Repubblica. Oggi il nuovo appello dei genitori di Salvatore Colletta. Nel giorno del suo 39esimo compleanno.