Processo Stato-mafia
Palermo, depone l'ex assessore Marinò: "Riccio si lamentò del mancato arresto di Provenzano"
Nel 1995 il colonnello dei Carabinieri Michele Riccio "si lamentò con me della mancata autorizzazione del Ros per il blitz a Mezzojuso, dove il confidente Luigi Ilardo avrebbe dovuto incontrare l'allora boss latitante Bernardo Provenzano". A dirlo, deponendo all'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, è il giudice Nicolò Marino, ex assessore regionale del Governo Crocetta, sentito nel processo sulla trattativa tra Stato e mafia. La vicenda a cui fa riferimento è il mancato blitz in un casolare di Mezzojuso nell'ottobre del 1995 per il quale sono sotto processo, in appello, il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu. "Conobbi il colonnello Michele Riccio nel 1996 dopo l'omicidio del confidente Luigi Ilardo - racconta Marino deponendo in aula - Rientrato a Catania ci fu una riunione con il Procuratore e l'allora vicecapo della Dia Tuccio Pappalardo ci riferì del ruolo che aveva avuto Michele Riccio. Apprendemmo che Riccio aveva iniziato la gestione del confidente Riccio quando era alla Dia, poi era entrato nel Ros e aveva portato con se il confidente". "Riccio, dopo qualche giorno, ci parlò di un informativa che avrebbe dato alle procure e che aveva già inviato una informativa alla Principato a Palermo. Lui parlò della vicenda di Mezzojuso, di un incontro che ci doveva essere tra Ilardo e Provenzano a Mezzojuso - racconta ancora Nicolò Marino - Ma sulle modalità non ricordo molto, non ricordo se se ne parlò in quel frangente. Riccio gestiva i rapporti con l'Autorità giudiziaria secondo le competenze. C'era un grande rapporto tra Ilardo Luigi e Bernardo Provenzano e c'era uno scambio tra Provenzano e Ilardo su molti fatti che avevano attinenza con la famiglia di Caltanissetta, ma non ricordo se parlò del problema della mancata autorizzazione per un intervento a Mezzojuso. Sicuramente qualche battuta ci fu ma non riesco a focalizzare meglio". Poi il magistrato, che oggi presta servizio al Tribunale di Roma, ribadisce: "Il colonnello del Ros Riccio lamentò il fatto di non avere avuto l'autorizzazione a intervenire quando con i suoi Carabinieri si era recato a Mezzojuso, secondo le indicazioni del confidente Luigi Ilardo". "C'era anche un rammarico nei confronti del colonnello Mori perché prima di incontrare i magistrati, Ilardo aveva incontrato Mori ed era stato un momento glaciale. Mori, come mi riferì Riccio, era stato gelido con Ilardo".