Una storia di soldi
L'omicidio della pensionata di Mestre, fermata una donna dalla polizia
Ci sarebbe stato un prestito non concesso per intero all'origine dell'omicidio di Francesca Vianello, la donna di 81 anni, trovata cadavere martedì scorso nel suo appartamento di corso del Popolo a Mestre. A raccogliere prove sufficienti per incastrare la presunta assassina, è stata la squadra mobile di Venezia guidata da Angela Lauretta, che ha operato un fermo di indiziato di delitto. Le indagini coordinate dal Pm, Teresa Tavernese, avrebbero portato ad una donna, figlia di un'amica della vittima.
In carcere con l'accusa di omicidio, è finita Susanna Lazzarini (nel riquadro della foto) 52 anni, di Mestre, figlia di una vecchia amica della pensionata. La presunta assassina, vedova e madre di due figli, aveva chiesto 300 euro in prestito a Francesca Vianello per fare dei regali ai suoi ragazzi per Natale. L'anziana, invece, ne aveva dati solo 100. Così la donna non avendo ottenuto quanto aveva chiesto, ha reagito e l'ha uccisa, stragolandola.
I poliziotti fin dalle prime battute delle indagini hanno imboccato la pista del denaro e avevano sentito amici e familiari di Francesca Vianello, anche nella giornata di San Silvestro. Gli investigatori dopo avere escluso il delitto passionale, ma anche quello della rapina (quando gli agenti sono entrati nell'appartamento la casa non era a soqquadro) hanno ipotizzato a un delitto maturato per questione di interessi. La squadra mobile ha pure ricostruito le fasi del delitto. La vittima conosceva l'assassina e le ha aperto la porta. Dopo la lite per il mancato prestito, Susanna Lazzarini avrebbe ucciso la pensionata.