Polizia municipale di Modica
Ruspe tra le catacombe, maxisequestro nel Ragusano
Ruspe in azione tra le catacombe. Una vasta area sottoposta a vincolo paesaggistico, nella quale insistono alcune beni archeologici, compreso un complesso sotterraneo, e' stata sequestrata dalla polizia municipale di Modica, in contrada Calamarieri nel Ragusano. Nel corso di un servizio predisposto dal Comando, e' stata rilevata la presenza di mezzi meccanici, in due zone diverse, con i quali si stavano eseguendo lavori di scavo. Il Nucleo di Polizia giudiziaria e' intervenuto per verificare l'esistenza di autorizzazioni, bloccando i lavori in corso. Esaminati gli atti, e' emerso che le due diverse imprese che si trovavano in attivita' erano in possesso di autorizzazione da parte della Sovrintendenza ai Beni ambientali di Ragusa ma che, nei fatti, stavano violando le prescrizioni contenute. I lavori sono stati bloccati ed e' stato, quindi, disposto un sopralluogo congiunto tra polizia locale e Sovrintendenza. Sequestrata un'area di circa 400 mila metri quadrati dello stesso proprietario giacche' e' stata accertata l'esecuzione di lavori di spietramento del terreno, sbancamento e scavo di roccia in difformita' delle prescrizioni riportate nell'autorizzazione e in assenza del nulla osta della Sovrintendenza e di concessione edilizia. L'autorizzazione dell'organo di tutela ambientale prevedeva lo spietramento superficiale e manuale dell'area autorizzata senza l'utilizzo di mezzi cingolati. Sul posto, invece, erano presenti ruspe ed escavatori e in talune zone erano stati eseguiti scavi oltre un metro di profondita' della roccia. Denunciate quattro persone, il proprietaro 80enne, un imprenditore e direttori dei lavori per reati paesaggistici e urbanistici.