Esperimento Ibam-Cnr
Lavori alla vigna sperimentale dell'Etna: è quello degli antichi romani
Un vino dal sapore antico a breve sarà pronto per essere degustato. Continuano infatti i lavori nella vigna sperimentale sull'Etna nata dal progetto "Archeologia del vino in Italia": un esperimento siciliano condotto dall'Ibam-Cnr in collaborazione con la cattedra di Metodologie, cultura materiale e produzioni artigianali nel mondo classico dell'università di Catania. "L'esperimento sta cercando di riprodurre nella Sicilia odierna un piccolo vigneto di epoca romana - spiega il direttore dell'Ibam-Cnr, Daniele Malfitana - Per far questo si seguono, da un lato, le 'istruzioni' contenute nei testi antichi e, dall'altro, si praticano utili confronti etnografici tra strumenti e tecniche descritti e utilizzati dai romani e le metodologie e tecniche in uso fino a qualche anno fa nelle vigne italiane". "Proprio in questi giorni, grazie alle indicazioni contenute nel testo di Columella, è stato possibile eseguire, dopo le operazioni di potatura, anche la palizzatura della vigna la quale, ormai, è giunta ad una certa maturità ed è prossima ad una congrua produzione di uve. La nostra fonte è chiara nell'indicare i pali spaccati di castagno come tipo ideale di sostegno alle viti e suggerisce anche quali processi seguire e quali strumenti utilizzare per preparare i pali e legare le viti", prosegue Mario Indelicato, esecutore del progetto. Fondamentale in questa fase è stato anche il confronto con i dati di scavo di alcune vigne rinvenute negli anni '70 a Pompei dove, tra l'altro, l'Ibam-Cnr sta conducendo una campagna di ricerca e documentazione nella Necropoli di Porta Nocera nell'ambito del Pompeii Sustainable Preservation Project. "Di pari passo all'esecuzione dei lavori in vigna - aggiunge Malfitana - continua lo studio delle fonti scritte e di quelle archeologiche per la messa a punto di un protocollo di produzione sperimentale di un vino romano secondo quanto indicano le ricette degli autori latini". La prima vendemmia romana è ormai prossima e occorre studiare e progettare anche un sistema di stoccaggio e conservazione della bevanda ottenuta dalle uve prodotte dalle viti fornite da unità di Marsala (Tp) dell'assessorato all'Agricoltura della Regione.