Operazione Walking card della Guardia di finanza
Siracusa, truffe con le carte di credito clonate: 4 in carcere
Nasce a Siracusa e da Siracusa si ramifica in altre regioni d’Italia l’organizzazione che muoveva centinaia di migliaia di euro, attraverso la clonazione di carte di credito di gente facoltosa, e che vedeva la partecipazione di commercianti compiacenti. E’ stata scoperta e bloccata nelle sue attività illecite, a seguito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, nelle sue tre espressioni della P.g., della Compagnia e della Nucleo di Polizia tributaria, e coordinate dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano e dal sostituto procuratore, Davide Lucignani. Undici le misure cautelari emesse a carico di altrettante persone, alcune indagate per associazione a delinquere finalizzata all’indebito utilizzo di carte di credito clonate, altre per uso indebito delle carte di credito. Si tratta di 4 arresti in carcere, 4 arresti domiciliari e 3 obblighi di firma. Sono state eseguite 20 perquisizioni in 7 Regioni (Sicilia, Lombardia, Piemonte, Emilia, Lazio, Basilicata e Puglia) e 16 province. Tutto nasce da un’informazione confidenziale che arriva circa un anno fa alla Procura di Siracusa da parte di un operatore commerciale del posto che esprime dubbi e sospetti su alcune operazioni irregolari. Da lì si dipana uno scenario ben più ampio che consente di portare alla luce una proficua attività illecita in cui i compiti erano ben distribuiti e ognuno aveva il suo ruolo. Mente e organizzatore, secondo quanto emerso dalle indagini che si sono avvalse di pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, sarebbe stato Nicola Di Luciano, 57 anni, siracusano, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora. La gestione del centro informatico, che si trovava a Catania, era affidata ad Antonino Agatino Messina, 42 anni, arrestato, che aveva il compito di decriptare i codici acquisiti illecitamente delle carte degli ignari proprietari attraverso un’apparecchiatura posizionata sui P.O.S. dei commercianti compiacenti; Giovanni Taccia, 55 anni siracusano, arrestato, Rocco Lombardo, 69 anni, calabrese ma domiciliato a Lentate sul Seveso, ai domiciliai, Luigi Spera, 59 anni pugliese, residente a Milano e coinvolto nella tentata estorsione ai danni della famiglia di Mike Bongiorno dopo il trafugamento della salma del presentatore, sottoposto all'obbligo di presentazione, Flavio Laudani, 32 anni, catanese, sottoposto all'obbligo di presentazione ed Enzo Cesarini, 44 anni, italo tedesco residente a Reggio Emilia, ai domiciliari, si occupavano di procacciare al nord Italia titolari di esercizi commerciali compiacenti. Tre gli addetti alla parte tecnica: Vincenzo e Cristian Saccone, padre e figlio di 51 e 24 anni, addetti all’inserimento dei codici sulle carte e all’effettuazione delle “strisciate”(in carcere il primo e ai domiciliari il secondo) e Antonino Scardino, 36 anni, palermitano, titolare di un residence a Gerenzano, responsabile della logistica e sottoposto all'obbligo di presentazione. Tra i titolari di commercianti compiacenti figura Daniele Bizzozero, 66 anni, milanese, proprietario di una nota concessionaria di auto motonautica nonché patron del “Lecco Calcio 1992”, che in due distinte operazioni ha fatto girare 140.000 euro. La tecnica era collaudata: i codici delle carte venivano acquisiti grazie ad apparecchiature installate sui POS di commercianti consapevoli, e poi inseriti sulle nuove carte per l’utilizzo illecito. In pratica strisciando le carte clonate si trasferivano notevoli somme di denaro su conti correnti collegati al Pos. Il titolare del negozio prelevava il denaro e lo spartiva al 50% con l’organizzazione.
“Questo è solo il punto di partenza – ha dichiarato in conferenza stampa il procuratore capo Francesco Paolo Giordano – da cui scaturiranno ulteriori investigazioni di riscontro attraverso l’analisi dei contenuti dei Pc sequestrati per verificare tra l’altro, anche il riciclaggio di questi proventi illeciti”.