Sette condannati del clan Attanasio-Bottaro
Siracusa, le estorsioni a "In moto": la pena più pesante a Mazzarella
Lo avevano vessato per anni, costringendolo a chiudere l'autosalone "In moto" di via Necropoli Grotticelle a Siracusa. Per Marco Montoneri, oggi testimone di giustizia, resta la soddisfazione per avere fatto condannare sette estorsori affiliati al clan Attanasio Bottaro. Il tribunale penale di Siracusa ha inflitto pene severe ai sette imputati dopo tre ore di Camera di consiglio.
La condanna più pesante è stata inflitta a Pasqualino Mazzarella (nella foto): 12 anni di reclusione e la multa di dodicimila euro. Nove anni sono stati inflitti ad Andera Fortuna e la multa di novemila euro, già dipendente di Montoneri. Otto anni di reclusione sono stati comminati a Salvatore Brancato ( multa di 8 mila euro), Michele Cianchino e Concetto Garofalo ( per entrambi pure 8 mila euro di multa). Il tribunale ha pure condannato a tre anni e 4 mesi con 800 euro di multa ciascuno, a Sebastiano e Alessandro Garofalo. I sette imputati, inoltre, a titolo provvisionale, immediatamente esecutiva, dovranno liquidare 15 mila euro a Marco Montoneri e le nuemrose associazioni antiracket che si sono costituite parti civili.
Il Pm della Dda di Catania Andrea Ursino aveva chiesto la condanna a 14 anni per Pasqualino Mazzarella, mentre per Michelino Cianchino, Salvatore Brancato e Concetto Garofalo 12 anni ciascuno. La pubblica accusa aveva chiesto 7 anni per Andrea Fortuna. Infine, per Sebastiano Garofalo, figlio di Concetto Garofalo, e Alessandro Garofalo, quest’ultimo peraltro scarcerato dal Tribunale del Riesame dopo una decina di giorni dal suo fermo, il rappresentante della pubblica accusa aveva chiesto la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione ciascuno.
I difensori degli imputati avevano chiesto l'assoluzione per le estorsioni, ritenute "insussistenti", o in subordine avevano chiesto al tribunale penale di valutare l'ipotesi di frode con l'esclusione dell'aggravante dei reati di mafia.