Presentato il libro: chi ha paura non è libero
Il ministro Alfano a Modica: continueremo a salvare vite umane
Teatro Garibaldi gremito per l’appuntamento con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che, questa mattina, ha presentato a Modica il suo libro “Chi ha paura non è libero. La nostra guerra contro il terrore”. La visita del vicepremier nella città della Contea, grazie all’iniziativa della Fondazione “De Gasperi”, ha costituito un momento qualificante per discutere su alcuni dei temi principali trattati dal saggio dell’onorevole Alfano. Prima dell’intervento del ministro, gli interventi del vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò; dello storico Giuseppe Barone e del procuratore della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia. Il terrorismo internazionale, il fenomeno epocale delle migrazioni, la prevenzione e la sicurezza sono stati affrontati da Alfano in maniera chiara e sintetica. Una esposizione che ha rivelato l’esperienza maturata “sul campo” grazie anche alla filosofia del dialogo e all’imperativo prioritario di salvare vite umane.
Particolarmente toccante la testimonianza del ministro sulla strage di migranti a Lampedusa dell’ottobre 2013 con le salme dei naufraghi dentro sacchi neri sistemati in un hangar. Queste le dichiarazioni rilasciate allora alla stampa dal ministro: “Mi recai in quell’hangar per rendere omaggio alle vittime accompagnato dal capo della polizia Alessandro Pansa. Ho visto i corpi, una scena raccapricciante, che offende l’Occidente e l’Europa. Spero che la divina provvidenza abbia voluto questa tragedia per far aprire gli occhi all’Europa”.
Il ministro si è soffermato, quindi, sul sistema della prevenzione. “Siamo uno dei Paesi più sicuri d'Europa – ha affermato Alfano - da gennaio del 2015, abbiamo effettuato 125mila controlli a sospetti 15.000 veicoli perquisiti, controllato oltre 200 navi sospettate di trasportare foreing fighters, 100 espulsioni. Se non è successo nulla è perchè abbiamo fatto prevenzione grazie alle nostre forze dell'ordine alle quali rivolgo il mio ringraziamento pubblico, anche in questa occasione perché loro lavorano giorno e notte perché non succeda nulla. E quando non succede nulla, nessuno si accorge di questo immenso lavoro svolto sempre con grande abnegazione e sacrificio. Ecco perché continueremo a percorrere questa strada che necessita della cooperazione con gli altri Stati in nome delle radici comuni di un’Europa che non deve erigere muri ma favorire l’integrazione e il dialogo. Sempre, comunque, nel rispetto della legge e di quelle regole che ci consentano di consegnare ai nostri figli un mondo migliore e senza paure. Un mondo – ha concluso Alfano – fatto di uomini liberi”.