Blitz della polizia a Tortorici
Offensiva dello Stato alla mafia dei Nebrodi, all'alba 23 arresti
E' stata denominata "Senza tregua" l'operazione della polizia di Stato sui Nebrodi che ha inferto un colpo al clan mafioso di Tortorici dei Bontempo Scavo, nel territorio dove e' scampato a un agguato il presidente del Parco de Nebrodi Giuseppe Antoci. Gli uomini del commissariato di Capo d'Orlando e della Squadra mobile di Messina hanno eseguito una ordinanza di misure cautelari emessa dal Gip Salvatore Mastroeni, su richiesta dei sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia Vito Di Giorgio, Angelo Cavallo e Fabrizio Monaco, nei confronti di 23 persone di cui 16 sottoposte a custodia cautelare in carcere e 7 ai domiciliari. Fra gli arrestati, Antonio Foraci, ritenuto il boss emergente di Tortorici, in rapporto di affari con potenti famiglie di ndrangheta calabrese. A pochi giorni dal grave attentato ad Antoci, le indagini hanno dunque colpito il clan dedito a estorsioni e violenze nella fascia tirrenica e di due associazioni per delinquere finalizzate al traffico ed allo spaccio di stupefacenti.
Le persone arrestate stamani nei comuni nebroidei con l'accusa a vario titolo di associazione mafiosa finalizzata allo spaccio e alle estorsioni nell'operazione 'Senza Tregua' che si trovano in carcere sono Giovanni Aspri, 50 anni, Gaetano Cambria Zurro, 28, Vincenzo Corda, 33 anni, Francesco Costanzo, 28, Riina Costanzo, 47, Luca Destro Pastizzaro, 20, Gianluca Favazzo, 39, Sebastiano Favazzo, 35, Antonio Foraci, 52, Cristian Foraci, 26, Roberto Galati Giordano, 37, Sebastiano Galati Rando, 34, Giovanni Montagno Bozzone, 41, Massimo Rocchetta, 41, Vincenzo Rosano, 47, Giuseppe Sinagra, 40; agli arresti domiciliari sono finiti Giuseppina Chiaia, 25, Giovanni Cute', 42, Andrea Favazzo, 21, Carmelo Florindo, 33, Carmelo Imbarrato, 25, Simone Ingrilli', 42, Giuseppe Raneri, 20.