L'attacco del gruppo dei sei a Calvo
Rosolini, prima amici ora avversari: affondo al sindaco di sei consiglieri
Ennesimo affondo nei confronti del primo cittadino di Rosolini dell’ex gruppo dei sei consiglieri che hanno da qualche mese abbandonato la sua coalizione. I sei dissidenti (Arangio , Giannì, Giummarra, Licitra, Paternò e Vigna), attraverso un documento mettono in evidenza l’immobilismo dell’esecutivo retto da Calvo che ha relegato la sua attività all’ordinaria aamministrazione senza ulteriori scossoni. “ E’ trascorso più di un anno dall’insediamento della nuova amministrazione Calvo -si legge nel documento - e purtroppo non è cambiato niente. Anzi… sul piano prettamente amministrativo ad oggi, caro sindaco, avresti potuto parlare solo di ordinaria amministrazione se non fosse stato per la nostra azione di controllo, indirizzo e sostegno all’azione amministrativa dei nostri assessori ed in particolare del vice sindaco Latino. Invece, sul piano politico si può affermare che c’è stato un fallimento totale dovuto alle questioni già note a tutti”. Il gruppo dei firmatari non manca di punzecchiare il primo cittadino sulla nuova compagine amministrativa che la definisce di alto profilo e chiede di sapere cosa ha prodotto e cosa intende progettare. Con la stessa nota , Arangio , Giannì, Giummarra, Licitra, Paternò e Vigna rivendicano la paternità di atti e progetti voluti nel programma elettorale come il progetto “Rosolini cittadinanza giovani, l’ampliamento del tratto di strada di contrada Granati Nuovi-Pagliarazzi, il tratto di strada di via Pachinello il progetto approvato ed appaltato dell’ascensore comunale. “ Questi ed altri progetti ed opere – affermano - sono stati voluti fortemente dall’azione di noi Consiglieri e dall’impegno profuso dei nostri Assessori, in particolar modo del vice sindaco Latino, assessore all’epoca con deleghe, tra le altre, Politiche Giovanili e Lavori Pubblici”.