Tifosi perplessi
Il divorzio tra il Siracusa e l'ex dg Marletta, Cutrufo non ha pensato all'immagine
Il divorzio tra il Siracusa Calcio e Simona Marletta, la direttrice generale della società, o meglio la "pasionaria" azzurra, non è sicuramente la partenza giusta per una squadra che si appresta a disputare il campionato di Lega Pro. Il patron della società, Gaetano Cutrufo in questa scelta, a nostra avviso, c'è poco di suo. Sarà stato sicuramente influenzato dallo staff, cose che succedono nel calcio. Simona Marletta, al di là delle voci che circolano negli ambienti societari, è accusata di avere agito con "troppa autonomia". C'è chi l'accusa di avere attaccato l'amministrazione comunale nella passata stagione per la vicenda della "tribuna del De Simone" (ma è stata una sua personale iniziativa?) ed altre ancora malignità, che soltanto Cutrufo potrà dire se sono vere oppure false. Una cosa è certa. Il Siracusa non rinnovando l'incarico all'imprenditrice catanese, perde un punto di riferimento nella comunicazione e nell'immagine di un club da un passato turbolento nel quale la famiglia Cutrufo, non c'entra un bel nulla. Del Siracusa della passata stagione Marletta ha fatto capire, al di là dei giornaletti locali, che dietro questa squadra c'era un'organizzazione solida. C'è da augurarsi, così come hanno scritto molti tifosi, che Cutrufo ci ripensi, magari assegnandole un ruolo di pubbliche relazioni, che allo stato è quasi inesistente.
L'ex Dg nel suo commiato che ha scritto su Facebook, ha mantenuto un profilo basso, senza alimentare polemiche.
"Difficile trovare le parole giuste, ma qualcosa va detta. Non è stata una decisione calcolata né prevista, tutt'altro. Non c'è nessun'altra società. Non avevo neanche preso in considerazione questa possibilità. Il calcio è così. Normale a fine stagione tirare le somme e fare delle considerazioni. E' nel diritto della proprietà esporre le proprie idee ed eventualmente condividere la progettualità. Non sempre, però, si vede il futuro allo stesso modo, nonostante ci sia ovviamente rispetto. Le idee possono non coincidere ed il rispetto che ognuno ha per se stesso vien sempre prima di tutto, nonostante la stima reciproca. Ringrazio i tifosi, quelli veri, quelli che non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno, ogni singolo giorno di questi 13 mesi. Vi porterò sempre nel mio cuore. Ringrazio la città e la famiglia Cutrufo. Auguro ai siracusani di vivere la loro passione nel modo migliore possibile. Posso sembrare rigida, ma chi mi ha conosciuto sa che lo sono per i principi in cui credo, convinta che la professionalità sia alla base di tutto".