Lo ha detto il prefetto Leopoldo Falco
Trapani, arrivate le salme di 22 migranti ma non ci sono posti al camposanto
Mancano i loculi a Trapani. Nonostante i comuni si siano mobilitati per assicurare la sepoltura alle vittime della traversata del Canale di Sicilia. A lanciare l'allarme è il prefetto della città che ha assistito dalla banchina del porto all'arrivo degli ultimi 22 cadaveri. Chiusi in sacchi di plastica e portati a spalla fino a terra. Sbarcati dalla nave di ricerca e soccorso Aquarius, gestita in collaborazione da Medici Senza Frontiere e SOS Mediterranée, che ha recuperato al largo delle coste libiche 209 persone da due gommoni in difficoltà e i corpi di 21 donne e un uomo deceduti in mare. L'ennesima tragedia s'è consumata due giorni fa nel Canale di Sicilia. Agghiaccianti i racconti dei superstiti costretti a salire sull'imbarcazione con la forza da trafficanti senza scrupoli. I compagni di viaggio sarebbero morti soffocati in una pozza di acqua di mare e benzina che si era formata sul fondo del gommone e non sarebbero riusciti a venir fuori perché gli altri passeggeri, temendo di cadere in acqua, li avrebbero tenuti sotto impedendogli di muoversi. La Procura di Trapani, guidata da Marcello Viola, ha aperto un'inchiesta per omicidio volontario e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il fascicolo è ancora a carico di ignoti, ma grazie alle testimonianze di chi ce l'ha fatta i responsabili di quest'ultima strage potrebbero avere un nome. "L'ipotesi di reato è di omicidio volontario - spiega il capo dei pm - perché chi ha organizzato e gestito il viaggio dalla Libia, stipando in quel modo il gommone e facendo viaggiare in quelle condizioni i passeggeri era consapevole ed ha accettato il rischio che perdessero la vita durante la traversata". Un pool di investigatori - due pm e diversi funzionari di polizia - sono al lavoro a tempo pieno su questo caso e nelle prossime ore cominceranno a interrogare i testimoni". Le autopsie saranno eseguite domani. "In questo momento - ha spiegato il procuratore -, mancando le celle frigorifere, abbiamo anche difficoltà per la conservazione delle salme che sono arrivate già in stato avanzato di decomposizione". Di emergenza sepoltura parla il prefetto di Trapani Leopoldo Falco. "Complessivamente i comuni hanno messo a disposizione decine di loculi- ha detto - Tuttavia le tombe sono ancora insufficienti: alle 22 salme di oggi, se ne aggiungono infatti altre 35 provenienti da Catania e che giungeranno a Trapani a giorni, che fanno parte dei 700 morti nell'ultima strage avvenuta nel Canale di Sicilia. Attualmente siamo alla ricerca di una ventina di loculi". A fare la tragica conta dei morti nel 2016 nelle traversate del Mediterraneo è l'Oim, l'Organizzazione internazione delle migrazioni. Sono ormai a quota 3mila i migranti e rifugiati che hanno perso la vita mentre cercavano di raggiungere l'Europa via mare dall'inizio dell'anno. "Nel 2016 - ha riferito oggi a Ginevra l'Oim - il numero stimato di decessi è di 2.977, ma si tratta di un dato che non include il recupero di quasi due dozzine di cadaveri nelle ultime 48 ore che si ritiene siano in rotta verso l'Italia e la soglia dei 3.000 potrebbe essere raggiunta nelle prossime ore o giorni". Negli ultimi due giorni in Sicilia sono sbarcati quattromila migranti e altri mille sarebbero in arrivo.