Assemblea a Ispica
Rosolini, Corrado Cavarra eletto Presidente Regionale dell’A.N.PE
Costituito nei giorni scorsi, nel corso di una Assemblea svoltasi a Ispica, il primo Consiglio Direttivo Regionale dell’A.N.PE (Associazione Nazionale Pedagogisti). Alla carica di Presidente, l’Assemblea ha eletto all’unanimità, il rosolinese dott. Corrado Cavarra che sarà affiancato da un Direttivo composto da Corrado Piccione di Noto e Massimo Sidoti di Catania quali vice Presidenti, Guglielmo Borgia di Barrafranca, Segretario, e Giovanna Scillufo di Palermo,Tesoriere.
A presiedere i lavori assembleari Luisa Piarulli Corrado Piccione rispettivamente Presidente e Segretario nazionale. Nel suo intervento la Presidente Nazionale Piarulli ha sottolineato l’importanza e la competenza espressa negli anni dai candidati, mettendo in evidenza il pregevole lavoro svolto da tutti in Sicilia, meritando la possibilità di istituire il Consiglio Direttivo in Sicilia. Il neo eletto Presidente, nel suo intervento ha voluto tracciare le linee guida del suo programma e gli obiettivi da raggiungere a breve e lungo termine. Primo fra tutti quello di attivare iniziative e seminari formativi indirizzati a docenti e Pedagogisti che coinvolgeranno diversi Istituti Scolastici della Regione. Non mancherà, ha puntualizzato ancora Cavarra, l’attenzione verso gli impegni di collaborazione già avviati in precedenza che si prefiggono di individuare interventi, azioni e idee progettuali volte a migliorare le tutele dei diritti dei minori nonché avviare rapporti di collaborazione in progetti ed attività che prevedono la presenza dei pedagogisti ANPE all’interno dei Servizi Minorili della Giustizia in Sicilia. “ Oggi più che mai – ha aggiunto Cavarra - necessitano interventi più efficaci e mirati di contrasto alla devianza e alla criminalità giovanile attivando progetti di rete a carattere innovativo per incidere adeguatamente sui minori a rischio di devianza o sottoposti a provvedimenti penali dell’Autorità Giudiziaria minorile per aver commesso reati. Resta inteso che l’intervento più importante rimane ad oggi quello della prevenzione, intervenire ai primi segnali di disagio che i giovani manifestano, ma che spesso non vengono colti o vengono percepiti quando già essi si sono evoluti in devianza, per questo motivo oggi è fondamentale la ricerca e l’uso di strumenti innovativi nell’ambito della promozione della cittadinanza attiva, educando i giovani alla legalità e all’intercultura. I Pedagogisti oggi rappresentano il riferimento principale per le famiglie e i minori, per tale motivo si ritiene necessario, pertanto, che ritorni al centro dell’attenzione di tutti gli interventi la interrelazione significativa dei ruoli, caratterizzata da una responsabilità reciproca tra Istituzioni, scuola, famiglie ed agenzie del territorio, indispensabile per costruire l’unità dell’atto educativo”.