Merce "taroccata"
Siracusa, sequestrate 150 paia di scarpe alla Fiera di piazza Sgarlata
– Prosegue il contrasto all'abusivismo commerciale a Siracusa, anche nelle zone di maggiore interesse storico e turistico. Stamattina, durante al fiera settimanale di piazzale Sgarlata, gli agenti del gruppo Annonario della Polizia municipale hanno sequestrato 150 paia di scarpe con finti loghi di prestigiose marche messe in vendita da un ambulante. L'uomo aveva piazzato un banchetto con 30 paia; le altre le teneva dentro dei grandi borsoni nascosti tra i mezzi parcheggiati ma scoperti durante l'intervento. L'ambulante abusivo, nonostante l'inseguimento, è riuscito a scappare ma gli agenti ritengono di avere identificato il fornitore dei venditori, prevalentemente di origine senegalese.
Nel corso dell'ultima settimana, gli agenti dell'Annonario hanno comminato 4 sanzioni per occupazione illegale di suolo pubblico, una per falsificazione di atti amministrativi e 3 per vendita di merce contraffatta, che è stata tutta sequestrata. Altri provvedimenti sono stati presi per l'installazione di 3 impianti pubblicitari abusivi: il settore Attività produttive sta procedendo alla chiusura o alla rimozione coattiva di queste installazioni.
Inoltre, a Ortigia sono state revocate quattro concessioni ad altrettanti ambulanti che occupavano la passeggiata di Fonte Aretusa. I quattro commercianti sono già stati spostati in una delle zone frequentate dell'isola ma storicamente meno rilevante.
Soddisfazione per l'azione di repressione dell'abusivismo commerciale è stata espressa dal sindaco, Giancarlo Garozzo. “Siamo davanti a un fenomeno esteso, specie in estate, che assume diverse forme ma che stiamo contrastando – dice il sindaco – con ogni mezzo a nostra disposizione. L'aumento degli interventi effettuati, come diciamo da tempo, sono indirizzati ad affermare un principio di legalità che va a vantaggio dell'immagine della città e dell'economia sana, quella che produce ricchezza e posti di lavoro. Inoltre, intendiamo preservare i luoghi di interesse turistico dove, oltre agli ambulanti abusivi, singoli comportamenti e una certa concorrenza sleale finiscono col deturpare il patrimonio storico e rendono difficile la vita dei residenti”.