Al Teatro Greco
Immigrazione, il vice presidente della Commissione Ue Timmermans a Siracusa
“Giovedì, 1 settembre, alle 19.00 il Primo Vice Presidente della Commissione europea incontra i cittadini nella suggestiva cornice del teatro greco di Siracusa per approntare un dialogo diretto su temi molto importanti per la nostra Isola: la politica europea dell´asilo e della migrazione". Lo dichiara Michela Giuffrida, eurodeputato del Pd.
"Nei mesi scorsi la Commissione europea ha dato una forte accelerata e messo in campo misure concrete per affrontare un fenomeno che non possiamo più considerare emergenziale, ma frutto di cambiamenti geopolitici epocali. Partendo da questa considerazione, la Commissione ha elaborato il suo “Migration Act”, accogliendo la proposta del Governo italiano, per affrontare alla radice il problema della povertà e dei conflitti in Africa, prima causa di migrazione. Sulla base di quanto fatto con la Turchia - continua Michela Giuffrida - a breve l’UE concluderà degli accordi di cooperazione per mobilitare fondi e favorire i rimpatri con la Giordania e il Libano, per poi stipularne altri con Niger, Nigeria, Senegal, Mali e Etiopia, e infine Tunisia e Libia. Pacificare l’area è di certo la migliore soluzione di lungo periodo per affrontare la questione migratoria ma, come anche il caso del patto con la Turchia ha dimostrato, questi accordi hanno dei risvolti “ambigui”. Chiederò al Vice Presidente Timmermans di chiarire - precisa l’europarlamentare - se la Commissione europea abbia previsto una “exit strategy” in caso i governi partner non dovessero rispettare gli accordi, quali controlli siano previsti a garanzia del corretto utilizzo dei fondi europei e soprattutto le azioni di vigilanza sul rispetto dei diritti umani.
L’altro grande tema che riguarda ancora da vicino la nostra Sicilia - continua Giuffrida - prima Regione di accoglienza dei migranti nel Mediterraneo è la revisione del famoso Trattato di Dublino. A maggio scorso, su forte pressione del Parlamento europeo, la Commissione ha presentato la sua proposta di modifica del sistema europeo comune di asilo con l’obiettivo di introdurre maggiore solidarietà e maggiore equilibrio nel sistema di gestione delle richieste. Il testo presentato dalla Commissione ha deluso le aspettative del Parlamento europeo, perché sostanzialmente non modifica l’aspetto più critico, che riduce al collasso gli stati frontalieri: domani come oggi i richiedenti asilo dovranno presentare domanda d’asilo nel primo paese di ingresso. Com’è stato sino ad ora dunque, spetterà solo all’Italia l’onere di gestire le richieste di asilo delle migliaia di migranti che arrivano sulle sue coste."