Cavadonna
Melilli, era ai domiciliari e spacciava: lo portano in carcere
I Carabinieri della Compagnia di Augusta hanno tratto in arresto in esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dalla Corte d’Appello di Catania, Angelo Zimmitti, 22 anni, di Melilli, nullafacente, pregiudicato, sottoposto dal mese di gennaio 2015 agli arresti domiciliari per tentata estorsione commessa nel mese di ottobre 2014 ai danni di un esercizio commerciale del luogo unitamente al padre, quest’ultimo noto pregiudicato della zona e già tratto in arresto sempre per estorsione. L’Autorità Giudiziaria è giunta alla decisione grazie alle segnalazioni effettuate dai Carabinieri di Melilli per le inosservanze alla misura restrittiva commesse dall’uomo. L’ultima grave inosservanza risale al 2 agosto 2016 allorquando i militari, nel corso di un servizio perlustrativo teso al monitoraggio dei soggetti sottoposti a misure cautelari, hanno notato due giovani uscire dall’abitazione di Zimmitti. Considerato che quest’ultimi non erano autorizzati ad entrare, dopo essere stati identificati dai militari sono stati trovati in possesso di sostanza stupefacente del tipo “Hashish” che affermavano essere stata ceduta dall’arrestato. Al termine dei dovuti accertamenti e della segnalazione fatta all’autorità giudiziaria, appurato e dimostrato che la misura cautelare degli arresti domiciliari si è rivelata inefficace sussistendo il concreto pericolo di reiterazione delle condotte criminose da parte di Zimmitti, si è provveduto all’aggravio della misura cautelare in atto. Nel pomeriggio di ieri, quindi, Angelo Zimmitti è stata notificata l’ordinanza della Corte di Appello di Catania e dopo le procedure di legge, su disposizioni dell’A.G., è stato tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa.