Calcio. Lega Pro
Il Catania vince il derby col Messina con una tripletta di Di Grazia
Andrea Di Grazia si porta a casa il pallone per avere violato tre volte la porta del Messina. Non ha avuto storia il derby che il Catania ha vinto con merito contro un evanescente Messina. Il 3 a 1 finale rispecchia realmente ciò che si è visto al "Massimino". Gli etnei di Rigoli hanno comandato il gioco dal primo allìultimo minuto e la rete di Pozzebon alla fine è stata ininfluente.
La manovra dei rossazzurri si sviluppa soprattutto sulle corsie esterne, con le catene Djordjevic-Di Grazia e Parisi-Barisic. I rossazzurri sfondano soprattutto a sinistra, perché la forza di Djordjevic è difficile da limitare e perché, soprattutto, Di Grazia è praticamente incontenibile. Dai piedi del numero 23 nasce la prima occasione del match, pronti via, con Calil che si fa chiudere lo specchio della porta da Berardi. Al dodicesimo minuto, Djordjevic, in progressione, chiede e ottiene un uno-due a Di Grazia. Il suggerimento del serbo per Calil al centro dell’area è preciso, il brasiliano addomestica il pallone e lo indirizza all’accorrente Di Grazia che con un destro potente lo spedisce alle spalle di Berardi. È il gol dell’1-0 e la prima gioia personale in maglia rossazzurra del talentino catanese.
I rossazzurri, cinque minuti dopo, potrebbero raddoppiare: sempre Di Grazia serve Barisic in azione di ripartenza, ma il pallonetto dello sloveno sull’uscita del portiere è alto sopra la traversa. Al 40′, Djordjevic batte una rimessa laterale in zona d’attacco, cercando Di Grazia in area: il ventenne attaccante controlla il pallone, si gira, salta in dribbling almeno due avversari e batte per la seconda volta Berardi. Un’autentica prodezza. Il Messina, però, non sta a guardare: Pozzebon, al 21′, colpisce la traversa con una gran conclusione da posizione defilata e, vicino allo scadere del primo tempo, approfittando di un’errata lettura di Drausio, batte Pisseri, firmando il suo quinto gol in campionato. Nella ripresa il Catania cerca di amministrare senza rischiare il vantaggio. Ma prima del triplice fischio è 'apoteosi per Di Grazia. E' l'81': riceve un pallone nei pressi della trequarti campo avversaria. Il suo controllo di palla è sublime e gli permette di correre verso la porta: il suo destro beffa Berardi in uscita.