Sospiro di sollievo a Città Giardino
Melilli, il Consiglio dice no all'apertura di nuovi Centri d'accoglienza per i migranti
Basta ai centri di accoglienza nell'intero territorio di Melilli (comprese dunque le frazioni di Città Giardino e Villasmundo). Dopo la mozione approvata venerdì in seconda convocazione dalla maggioranza (Sorbello, Sbona, Marchese, Pierfrancesco Scollo, Caruso, Magnano, Ribera, Russo, Didato e Midolo), del Consiglio comunale, restano però le tensioni e le polemiche. Il provvedimento non è piaciuto, infatti, alla minoranza (Cannella, Scibilia, Annino, La Rosa, Nuccio Scollo, Carta, Gigliuto, Castro, Giampapa), perché giudicato ambiguo. Stoppa il proliferare delle strutture (chiedendo anche la chiusura delle due esistenti) a Città Giardino, ma non si esprime sull’eventuale possibilità che sorgano centri per minori non accompagnati in strutture di seconda accoglienza tipo quelle già esistenti a Melilli.
Una battaglia vinta a metà dunque quella della minoranza, compatta nel sostenere l'importanza di non autorizzare l'apertura di nuovi centri su tutto il territorio comunale. Giuseppe Corradino, delegato amministrativo di Città Giardino, è stato tra coloro i quali si sono battuti con maggior veemenza al fianco dei residenti. >. Corradino continua chiarendo il suo pensiero sul ruolo che occupa a Città Giardino: >.
In prima linea nella battaglia contro i centri di accoglienza anche Tommaso Cannella, che si è battuto con grande determinazione perché fosse approvato, in consiglio comunale, l’emendamento della minoranza (che chiedeva appunto di non autorizzare l’apertura di altre strutture di ogni genere, ordine e grado a Melilli, Città Giardino e Villasmundo), bocciato dallo schieramento opposto. Luca Scibilia ha evidenziato invece la posizione “ambigua” di Salvo Midolo, consigliere comunale di Città Giardino, eletto nelle file del Pd. >. Anche il presidente provinciale della sezione Attività portuali della Confcommercio, Francesco Diana ha lottato al fianco dei residenti di Città Giardino.
«A tutti noi - dicono Corradino, Scibilia e Cannella - conforta il fatto che la Giunta, con delibera n. 202 del 20 settembre 2016, ha precisato che nel territorio di Melilli non possano essere autorizzate strutture di nessun genere, ordine e grado>>.