La sentenza è attesa per domani
Ragusa, l'ora del verdetto su Loris: primo round per mamma Veronica
E' arrivato il momento della verità sull'omicidio di Loris Stival, il bimbo di 8 anni, ucciso il 29 novembre del 2014 a Santa Croce Camerina, nel Ragusano. Un solo imputato per un delitto atroce che ancora oggi, a ventiquattr'ore dalla sentenza, presenta lati oscuri. Domani sarà il Giudice delle udienze preliminari del tribunale di Ragusa, Andrea Reale a pronunciarsi, con la sentenza di primo grado, nei confronti di Veronica Panarello, 28 anni, la mamma del bambino. La donna rischia una condanna pesante, anche se lei nelle ultime udienze del processo, ha detto di "non avere ucciso Loris", accusando il suocero, Andrea Stival, che sarebbe stato suo amante dell'omicidio. Una dichiarazione che la pubblica accusa ha ritenuto inattendibile. Ma ripercorrendo tutta la vicenda, è giusto chiedersi se Veronica, nell'arco di pochi minuti sarebbe riuscita da sola a uccidere il figlio, caricandolo in auto per poi gettare il corpicino in un canalone del Mulino Vecchio di Santa Croce. Per gli inquirenti avrebbe fatto tutto da sola ed il pm nella requisitoria l'ha definita "bugiarda, eccentrica e manipolatrice", chiedento al Gup una condanna a 30 anni di carcere. Il suo avvocato l'ha difesa e continua a difenderla con grande passione (ma ha fatto bene a non andare in Corte d'Assise?). Così Francesco Villardita nell'arringa difensiva cominciata al mattino e finita a tarda sera ha detto in sintesi che "non è stata Veronica a commettere l'omicidio, anche se c'è stata la sua compartecipazione nell'atto preparatorio del delitto.
Il movente rimane un punto abbastanza oscuro dell'accusa, visto che "potrebbe essere plausibile la presunta relazione extraconiugale con il suocero Andrea Stival". Ma le prove non ci sono. Il giudice ne terrà conto?