Operazione della polizia "Coyote"
Rapine a banche e gioiellerie, scattano 14 arresti nel Trapanese: 7 sono in cella
La Polizia di Stato di Trapani ha eseguito 14 misure cautelari, nell'ambito di un'operazione denominata in codice "Coyote" che riguarda numerosi pregiudicati di Mazara del Vallo, Castelvetrano e Palermo. Tra i reati contestati agli indagati, alcuni dei quali già detenuti per altri reati, vi sono una serie di rapine a mano armate ai danni di istituti di credito e gioiellerie, commesse nel trapanese e ad Ascoli Piceno tra il gennaio e il febbraio del 2016. Nell'operazione sono impegnati agenti del Commissariato di Mazara del Vallo, in collaborazione con quello della Squadra Mobile di Trapani, del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo e unità Cinofile. Sono in corso anche numerose perquisizioni delegate dal Pm titolare dell'indagine, il sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Marsala Anna Sessa; il provvedimento che dispone l'applicazione delle misure cautelari è stato emesso dal Gip del Tribunale di Marsala Annalisa Amato. Un vero e proprio cartello di rapinatori attivi nel Trapanese e in possesso di armi è stato sgominato dalla Polizia di Stato, che ha dato esecuzione a 11 ordinanze di custodia cautelare, di cui 7 in carcere e 4 ai domiciliari, e 3 obblighi di dimora. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Marsala, Annalisa Amato. Le indagini, scattate lo scorso gennaio e andate avanti fino alla metà del mese di aprile, hanno permesso di far luce su una rapina a mano armata messa a segno il 9 gennaio in una gioielleria di Vita, su una tentata rapina in un negozio di preziosi a Marsala il 3 febbraio e su un colpo in banca il 9 febbraio a Partanna. Le porte del carcere si sono spalancate per i mazaresi Aldo Ferro, 47 anni; Giuseppe Genco, 42 anni; Giovanni Natalizzii, 28 anni, e per i palermitani Fabio Comito, 37 anni; Fabio Mustacciolo, 32 anni; MArco ferrante, 27 anni; e Emanuele Rubino, 28 anni, a cui l'ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere dove si trova per il tentato omicidio di un cittadino del Gambia, avvenuto a Palermo lo scorso 2 aprile. Sono stati posti ai domiciliari con braccialetto elettronico, invece, Giuseppa Auguanno, 40 anni, di Mazara del Vallo come Luigi Terzo, 40 anni; Tommaso Roberti, 23 anni, palermitano, e Carmine Zambon, 33 anni, napoletano. Obbligo di dimora nel comune di residenza a carico di Carmen Clara Gallon Villavicencio, 34 anni, cittadina ecuadoregna; Sami Sabani, 55 anni, di origini jugoslave e Sabina Sabani, 21 anni, di Castelvetrano.