I balordi ancora senza un volto nè un nome
Siracusa, utilizzato alcool per dare fuoco al pensionato di Grottasanta
Non ci sono risvolti nelle indagini per il tentato omicidio di Giuseppe Scarso, il pensionato di 80 anni, bruciato a Siracusa da un gruppo di balordi mentre era nella sua abitazione di Ronco II a via dei Servi di Maria nel quartiere di Grottasanta. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, dopo il sopralluogo della polizia scientifica nell'appartamento di "don Pippo", sul posto sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile. I balordi non avrebbero utilizzato benzina per uccidere con il fuoco Scarso, ma dell'alcool. Una indicazione che potrebbe smontare i sospetti sui tre giovani inquadrati dalla telecamere di un distributore di carburanti della zona. Intanto chi sà continua a non parlare, mentre le condizioni di Scarso, ricoverato in Rianimazione al Cannizzaro di Catania, rimangono gravi. Dopo un certo miglioramento della vittima nello scorso week end, da ieri "Don Pippo" si è aggravato. E mentre l'uomo lotta tra la vita e la morte, i balordi a 18 giorni dal raid, non hanno ancora nè un volto, nè un nome.