I trasferimenti a Rende
Palermo, lavoratori di Almaviva protestano sul tetto dell'edificio del call center
I lavoratori di Almaviva Contact hanno occupato il call center di via Marcellini a Palermo, dove si trova una delle due sedi della società, per protestare contro il piano di trasferimento aziendale di 150 operatori dalla Sicilia in Calabria. Dopo che ieri l'incontro al ministero dello Sviluppo per scongiurare il trasferimento dei lavoratori dal 24 ottobre a Rende (a causa della dismissione della commessa Enel in scadenza a dicembre) si è concluso con un nulla di fatto e con un rinvio a domani delle trattative a Roma, i sindacati hanno proclamato due giornate di sciopero a partire da oggi.
Alcuni lavoratori, che stanno manifestando sulla terrazza dell'edificio, hanno affisso striscioni mentre altri hanno simbolicamente messo dei catenacci al cancello del call center. Per i sindacati la scelta di Almaviva Contact di trasferire complessivamente 330 operatori da Palermo a Rende "cela dei licenziamenti mascherati e per questo chiedono al governo di intervenire per bloccarli subito". Per domani al Mise è in programma un vertice sul nodo dei trasferimenti da Palermo. Dopo un altro nulla di fatto al ministero dello Sviluppo economico per affrontare il nodo del trasferimento dei primi 154 lavoratori Almaviva a Rende, a Palermo è scoppiata la protesta e la sede di via Marcellini è stata occupata. "È inaccettabile giocare con la pelle dei lavoratori seguendo solo logiche economiche e di profitto. Siamo pronti alla trattativa costruttiva ad oltranza ma non accetteremo condizioni ricattatorie. Se non si trova una soluzione su questa vertenza, oltre a perdere centinaia di posti di lavoro, ipotecheremo definitivamente la civiltà di questo paese", dice Rosy Contorno della Uilcom.