nell'aula bunker del carcere Ucciardone
"Paese sotto ricatto da 80 anni", bufera in aula a Palermo al processo Stato-mafia
Udienza sospesa per venti minuti al processo sulla trattativa tra Stato e mafia, in corso nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. Lo ha stabilito il presidente della Corte di assise Alfredo Montalto, dopo un acceso scontro prima con la difesa di Mario Mori e Giuseppe De Donno a cui è seguito uno scambio di battute al vetriolo tra la pubblica accusa e Luca Cianferoni, difensore di Salvatore Riina.
"Questo è un paese sotto ricatto da 80 anni - ha detto l'avvocato Cianferoni - Guardate Oltreoceano e lasciate in pace il mio cliente che e' su una barella...". Immediata la risposta della pubblica accusa: "Sotto ricatto? Non partecipa al processo e si sente sotto ricatto...".
Il presidente Montalto - prima di sospendere i lavori - aveva più volte dichiarato inammissibili diverse domande poste dall'avvocato Francesco Romito, difensore di Giuseppe De Donno (e nella parte iniziale sostituto anche di Basilio Milio, difensore di Mario Mori) nei confronti del colonello dei carabinieri, Massimo Giraudo. La difesa ha manifestato immani difficolta' a studiare migliaia di carte e documenti. Poco prima dell'inizio dell'udienza odierna Luca Cianferoni aveva dichiarato: "Bisogna darci un taglio a questo processo. Ma cosa significano le dichiarazioni di Pino Lipari? Le ha fatte nel 2002 e fu bollato come 'inattendibile' dal procuratore capo di Palermo, Piero Grasso. Si vuole per caso dire che Grasso è mafioso?".