E' un ventisettenne di Catania
Pachino, atti persecutori e minacce di morte contro la ex: finisce in cella
I carabinieri di Pachino hanno arrestato questa mattina a Catania, Vito Danilo Caputo, 27 anni, per atti persecutori e danneggiamento nei confronti della ex compagna.
Caputo dopo aver convissuto nove anni con la ex compagna dalla quale ha avuto anche una figlia, ha lui stesso deciso di interrompere la relazione per intraprenderne un’altra con un'altra donna. La ex compagna, accettando la volontà dell’uomo con cui aveva trascorso gli ultimi nove anni, è ritornata a Pachino dai propri familiari. Qui ha serenamente deciso di rifarsi una vita, iniziando a frequentare un altro uomo. Ma da questo momento è iniziato un vero e proprio calvario per la giovane: Caputo quasi a voler affermare il proprio possesso sull’ex compagna, ha iniziato a tormentarla, apostrofandola con frasi ingiuriose, minacciando ripetutamente, anche di morte, lei ed il suo nuovo compagno, seguendola nei suoi spostamenti, appostandosi nei presi della sua abitazione, telefonandole di continuo ed inviandole messaggi a tutte le ore del giorno e della notte. Ed è proprio nel corso di uno di questi appostamenti che l’uomo, in un momento di rabbia, al rifiuto della ex compagna di incontrarlo per parlare, è salito in auto e, utilizzando il paraurti come una sorta di ariete, ha danneggiato il portone di ingresso ed i gradini dell’abitazione della donna. Tali episodi, considerata la loro frequenza e gravità, hanno cagionato un duraturo stato d’ansia nei confronti della giovane vittima, facendole anche temere per la propria incolumità e quella dei suoi cari, esasperandola al punto da dover cambiare le proprie abitudini di vita per timore di incontrare il suo ex compagno e di rimanere vittima di un’altra scenata o dell’ennesima aggressione. Stanca di tale situazione, la donna ha chiesto aiuto ai Carabinieri, denunciando le vessazioni subite. I successivi accertamenti dei militari sotto la guida dell’Autorità Giudiziaria hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti raccogliendo elementi tali da sostenere la misura cautelare emessa dal Gip.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.