Siracusa, su il sipario al Teatro Massimo con "Ciatu"
Non c’è stato il sold out previsto per lo spettacolo “Ciatu” prodotto dall’Associazione Culturale “Neon di Catania", messo in scena ieri al teatro Comunale di Siracusa. Uno spettacolo fortemente voluto dall’Assessore alle politiche Culturali, Francesco Italia, “con il quale si pensava di inaugurare la stagione del Comunale di Siracusa” ha affermato lo stesso Italia in apertura. Liberamente ispirato alla figura e agli scritti di Giordano Bruno, il monaco filosofo condannato al rogo per il suo pensiero, la rappresentazione vede recitare su un impianto scenico essenziale in cui predomina il bianco e il colore azzurro, attori normodotati e disabili, anche bambini. In scena, percorrendo un filo immaginario legato alle parole del filosofo, la vita umana, dalla nascita all’estrema vecchiaia, unificata dall’elemento della natura che per accezione rappresenta la vita: l’acqua. Dall’inizio della vita, a cui fanno riferimento i tanti bambini in scena e le immagini proiettate da sfondo, si intrecciano le relazioni umane in cui gli attori diventano simboli di umanità nelle loro differenze. Ogni differenza e in ogni differenza tra le persone, secondo l’idea della regista Monica Felloni, è insita la totalità della vita stessa. L’associazione culturale Nèon nasce a Catania nel 1989, per volere di Piero Ristagno e Monica Felloni, la cui formazione si sviluppa negli ambienti artistici e culturali di sperimentazione e ricerca degli anni ottanta, in Italia e all’estero. Neon si fonda sul principio di riconoscere, attraverso l’arte, attitudini e capacità di chi vive in condizioni di fragilità sociale, fisica e psichica, una originale visione drammaturgica definita il Teatro delle diversità. Caloroso l’applauso del pubblico; si replica oggi alle 10 per gli Istituti scolastici.
Anita Crispino