Nuovo naufragio di migranti in Libia, si teme ecatombe con 240 morti
Si teme un'ecatombe dopo l'ennesimo naufragio di migranti avvenuto davanti alle coste libiche. La portavoce della ong spagnola Proactiva Open Arms, dopo il recupero di cinque corpi, ha parlato di 'almeno 240 morti', senza porecisare però quando si è verificata la tragedia. Preoccupazione dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, l'Oim intanto fa sapere che da inizio anno al 22 marzo sono state 559 le persone che hanno perso la vita sulla rotta dei Mediterraneo. Nello stesso periodo 25.170 migranti e rifugiati sono entrati in Europa via mare, l'80 % circa dei quali in Italia ed il resto in Spagna e Grecia.
Alla Guardia costiera italiana, impegnata nelle operazioni di soccorso ai migranti nel Mediterraneo centrale, non è giunta alcuna segnalazione di naufragi a ridosso delle coste libiche. Lo si apprende da fonti della stessa Guardia Costiera. Ieri vi sono state numerose operazioni di soccorso, svolte in condizioni meteomarine sfavorevoli, che perdurano anche oggi. Una delle navi che opera nel tratto di mare tra Libia e Italia - la Golfo Azzurro, della Organizzazione non governativa Open Arms - ha recuperato cinque cadaveri, ma non sono stati raccolti elementi, né sono arrivate chiamate di soccorso, che possano far pensare ad un grande naufragio. La Golfo Azzurro - con a bordo, oltre ai cinque cadaveri, alcune centinaia di migranti tratti in salva - arriverà domani nel porto di Catania.