La Corte dei Conti stanga l'ex sindaco di Pachino: soldi "bruciati"
"L’ex sindaco di Pachino, Paolo Bonaiuto avrebbe causato un danno di 380 mila euro per incarichi considerati illegittimi". Questa è la vittoria del Partito Democratico che si è battuto in prima linea contro gli sprechi della passata amministrazione di centrodestra.
E’ l’accusa mossa dalla Corte dei conti nei confronti di Paolo Bonaiuto, chiamato a rispondere personalmente della spesa effettuata dall’ente per unità di progetto, differenze di indennità di carica di ex dirigenti e incarichi vari. Per la procura della Corte dei conti sono tutti illegittimi per l’ammontare di quasi 380 mila euro. E pare che nei documenti arrivati negli uffici comunali ci siano anche tante altre somme legate a illeciti considerati prescritti.
"Superfluo dire che ce lo aspettavamo, il sindaco Roberto Bruno, all’epoca tra i banchi di opposizione, è stato tra i primi e tra i pochi a sollevare le questioni. A distanza di qualche anno, la Corte dei conti contesta all’ex sindaco tale illegittimità", affermano gli esponenti del Pd di Pachino.
Nel documento del Pd vengono fatti nomi di esponenti politici del passato, ma anche di un giornalista pubblicista.