Aumobilismo, dopo la tragedia non si ferma la Targa Florio: si disputa la classica
La Targa Florio non si è completamente fermata dopo l'incidente nella prova di Rally in cui sono morti il pilota Mauro Amendolia e il commissario di gara Giuseppe Laganà. Oggi è regolarmente partita la seconda tappa della Targa Florio classica: un percorso di 305 chilometri con partenza e arrivo a Palermo che si snoda lungo il vecchio circuito delle Madonie. Dopo il primo giorno, Massimo Zanasi e Barbara Bertini sono al comando della classifica assoluta con la Volvo P1800 Jensen 1961.
Intanto Gemma Amendolia ha trascorso la prima notte in Rianimazione all'Ospedale Civico di Palermo dove si trova ricoverata da ieri mattina. Si tratta della navigatrice gravemente ferita ieri mattina durante la Targa Florio nell'incidente che è costato la vita al padre, il pilota Mauro Amendolia di 54 anni e il commissario di gara Giuseppe Laganà di 56 anni, di Lentini.
La ragazza è stata operata ieri sera al braccio per una brutta ferita riportata nell'incidente ed è stata sottoposta nuovamente all'esame della Tac che ha confermato il trauma cranico, anche se non è necessario, al momento, come si apprende, un intervento chirurgico. La prognosi resta riservata. Gemma Amendolia in un primo momento è stata portata all'ospedale di Petralia Sottana (Palermo) ma poi è stata trasferita in Rianimazione al Civico di Palermo. Quando è stata estratta dall'auto era cosciente, come ha riferito il medico di gara. Le operazioni sono state difficili a causa della vettura danneggiata. Alla prima Tac fatta in ospedale a Petralia Sottana sono state escluse emorragie cerebrali anche se c'erano dei segni di edema. Pare che Gemma abbia subito chiesto delle condizioni del padre.