Il dopo elezioni, è corsa verso il Colle tra Di Maio (M5s) e Salvini (Lega)
Il Movimento 5 stelle e il centrodestra guardano al Colle ed entrambi rivendicano la vittoria e, quindi, la responsabilita' di formare un governo. Entrambi, tuttavia, non nascondono di non avere i numeri sufficienti in Parlamento e di doversi rivolgere alle altre forze politiche per tentare intese e convergenze. Riflettori puntati sul Pd, dove dopo il tracollo si attendono le mosse di Matteo Renzi. Nessuno, sia tra i pentastellati che nel centrodestra, almeno nella sua parte piu' moderata, fa mistero del fatto che senza l'attuale segretario dem il gioco di incastro delle varie tessere sarebbe meno complesso.
Ma lo sguardo dei leader e' gia' rivolto alle consultazioni che il presidente della Repubblica avviera' una volta eletti i nuovi presidenti di Camera e Senato. Matteo Salvini, il cui partito ha triplicato i voti e sorpassato l'alleato azzurro, non ha dubbi: "Il governo tocca a noi, la Lega ha vinto all'interno della coalizione e rimarra' alla guida del centrodestra". Il segretario leghista garantisce: "Lavoreremo a seggi chiusi, lavoreremo per arrivare ad essere maggioranza". Quindi, fuga ogni dubbio su possibili mosse future che porterebbero la Lega verso i 5 stelle: "Escludo governi di scopo, governi a tempo, governi tecnici, istituzionali. Noi a governi minestrone non partecipiamo". E ancora: "Sono uso a mantenere l'impegno preso" e in questo caso "riguarda la coalizione di centrodestra con cui abbiamo il diritto e il dovere di governare in questi anni". Dello stesso avviso la leader di fdI, Giorgia Meloni: "L'incarico spetta al centrodestra e segnatamente a Matteo Salvini".
Stessa linea espressa da Forza Italia: "Il centrodestra ha un accordo strutturale e strategico e se, come i numeri dimostrano, la Lega avra' preso piu' voti, e quindi piu' seggi, alla Lega spettera' l'indicazione del premier. Mattarella permettendo", spiega Renato Brunetta, secondo il quale "il presidente della Repubblica per prassi consolidata non da' l'incarico al primo partito ma alle forze che possono garantire una maggioranza in Parlamento e in questo momento chi puo' garantire la maggioranza e' il leader di un partito del centrodestra, quindi Mattarella, che e' un fine costituzionalista, sa benissimo quali sono le regole del gioco: dare alla coalizione maggioritaria l'incarico di esplorare se esiste una maggioranza assoluta", conclude. In una nota ufficiale, FI riferisce che "Berlusconi ha incontrato Matteo Salvini e nel complimentarsi con lui ha confermato che con questo risultato le forze del centro-destra potranno rafforzare la coalizione che dovra' ottenere il mandato di governare l'Italia per far ripartire il nostro Paese".
Anche i 5 stelle mirano ad ottenere l'incarico e in vista di questo obiettivo confermano l'apertura alle altre forze politiche per un accordo su punti programmatici. "Siamo rappresentativi dell'intera
nazione. Non posso dire lo stesso di altri che sono forze
territoriali. Questo ci proietta inevitabilmente al governo", scandisce Luigi Di Maio, che ribadisce: "Sentiamo la responsabilita' di dare un governo all'Italia, le coalizioni non hanno i numeri per governare. Noi questa reponsabilita' ce la prendiamo e la sentiamo". Per questo, spiega ancora il candidato premier pentastellato, "siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche a partire dalle figure di garanzia che vorremo individuare per le presidenze delle due Camere ma soprattutto per i temi che dovranno riguardare il programma di lavori". Infine, Di maio si dice "fiducioso sul fatto che Mattarella sapra' guidare questo momento con autorevolezza e sensibilita' come ha sempre fatto". nessuna "forzatura" sul capo dello Stato, garantisce il fedelissimo Alfonso Bonafede, ma il Movimento "ha fatto un'apertura ora sta agli altri partiti dire cosa vogliono fare".
Infine, a un confronto con i 5 stelle e' aperto il leader di Leu, Grasso, che non nasconde il risultato deludente ma guarda oltre l'ostacolo e garantisce che il "progetto andra' avanti": "Una cosa e' certa, con la destra non siamo disponibili nemmeno a dialogare: siamo aperti a ogni confronto in parlamento ma secondo i nostri valori e i nostri principi che teniamo fermi". Il M5s cerca alleanze? "noi ora siamo una forza con una rappresentanza parlamentare limitata, comunque siamo disponibili ad ogni confronto in parlamento", ribadisce.