Dal coma alla guarigione, fine di un incubo per studente di Rosolini
Lo schianto, le ambulanze, il coma farmacologico e la disperata corsa in elisoccorso verso "Villa Sofia" a Palermo. La grande paura di papà e mamma di perdere il figlio a soli 16 anni, adesso è soltanto un ricordo. Probabilmente il momento più drammatico della loro vita. Ma la sera del 5 ottobre, il timore che Antonio P., studente liceale a Rosolini, non riuscisse a farcela, è stato davvero forte. A Rosolini parenti e compagni di Antonio hanno pregato per lui, ma c'è stato anche l'impegno professionale dei medici di Neurochirurgia per salvargli la vita. Antonio P., dopo avere passato le pene dell'inferno, dopo meno di una settimana è riuscito a respirare senza l'ausilio delle macchine e quindi a lasciare la Rianimazione. Adesso è ricoverato in corsia a Neurologia e non ha neppure le flebo attaccate. E' circondato dall'amore e dall'affetto dei genitori. Il sedicenne non vede l'ora di tornare a Rosolini e soprattutto di abbracciare la sorellina rimasta a casa dei nonni. Martedì scorso Antonio ha subito un intervento chirurgico al malleolo. L'operazione è riuscita e adesso porta un tutore. Ma le condizioni del "Torello", così lo ha battezzato una dottoressa del reparto, sono buone. Ma la rassicurazione sul suo stato di salute è arrivata con la Tac eseguita nella giornata di ieri. L'esame ha stabilito che non c'è nessuna conseguenza dell'incidente avvenuto in viale Paolo Orsi sedici giorni fa. Secondo quanto si è appreso, Antonio P. potrebbe essere dimesso dall'ospedale "Villa Sofia" a fine settimana. Intanto lo studente ha ripreso i contatti con i suoi amici e compagni, utilizzando la messaggistica di whatsapp. In paese lo aspettano per una grande festa. E non per una cosa di poco conto. Il suo è stato un viaggio nell'aldilà, ma stavolta con ritorno tra gli affetti più cari.