Catania,Tribunali da riaprire: la protesta viaggia da Nord a Sud
Da Nord a Sud, i rappresentanti del Coordinamento nazionale per la giustizia di prossimità, si sono ritrovati questa mattina alle Ciminiere di Catania per la prima assemblea nazionale dei Comitati che lottano per la riapertura dei trenta tribunali italiani soppressi nel 2012 dalla riforma della geografia giudiziaria del Governo Monti. Nutrita la delegazione modicana: in rappresentanza del Comune, il presidente del Consiglio, Carmela Minioto, e l’assessore Giorgio Linguanti. Al tavolo della presidenza, l’avvocato Enzo Galazzo, portavoce del Comitato pro tribunale di Modica, che ha preso parte all’assemblea con diversi componenti. Particolarmente importante la presenza del senatore Raffaele Stancanelli, di Fratelli d’Italia, ex sindaco di Catania, e attuale vicepresidente della Commissione giustizia al Senato. Una forte presenza istituzionale che ha contribuito a far notare ancora di più l’assenza all’appuntamento di rappresentanti politici del territorio ibleo, soprattutto in considerazione del fatto che il Comitato Pro Tribunale di Modica, in questi anni, è stato tra i principali protagonisti della battaglia per la riapertura dei cosìddetti Tribunali minori. La protesta ha visto la partecipazione attiva dei comitati che difendono i Tribunali di Nicosia e Mistretta, interessati in Sicilia, insieme a Modica al ripristino della giustizia di prossimità.
Nel corso degli interventi è stato anche messo in rilievo l’atteggiamento del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che, a distanza di mesi, non ha dato risposte alle richieste di un incontro con il Coordinamento nazionale per la giustizia di prossimità. Un atteggiamento che è stato da tutti giudicato negativamente, tanto che era stata proposta anche una manifestazione di protesta davanti alla sede del Ministero, in largo Arenula, a Roma.
Vale la pena ricordare che la riapertura dei trenta tribunali italiani soppressi è contenuta nel programma di Governo Lega–Cinque Stelle e, anche per questo, appare incomprensibile l’atteggiamento del ministro nei confronti del Coordinamento nazionale dei Comitati. In questo senso, l’assemblea di oggi, ha deciso di continuare nell’azione di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica e le forze politiche.