Massacrata di botte e uccisa a Mazara del Vallo: fermato il marito
Una donna è stata uccisa, dopo essere stata picchiata selvaggiamente, a Mazara del Vallo, la scorsa notte, nell'abitazione in cui viveva con il marito. L'uomo è stato immediatamente condotto in commissariato e la procura di Marsala ne ha disposto il fermo per omicidio che adesso dovrà essere convalidato dal gip. La vittima è Rosalia Garofalo, 54 anni che viveva insieme al marito, Vincenzo Frasillo, 53 anni, in via Calipso. La donna in passato aveva denunciato il marito per maltrattamenti.A dare l'allarme alla polizia sono stati i vicini di casa della coppia, che avevano sentito delle urla provenire dall'abitazione. I sanitari del 118, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Sul suo corpo è stata riscontrata la presenza di numerose ecchimosi. La donna sarebbe stata massacrata di botte fino alla morte. La procura ha così disposto il fermo del marito per omicidio. Dalle prime testimonianze raccolte dagli investigatori emergerebbe una storia di abusi e maltrattamenti, per i quali la donna aveva anche presentato alcune denunce, l'ultima nell'aprile scorso. In almeno due occasioni la donna aveva però proceduto successivamente a ritirarle.
Il corpo di Rosalia Garafolo, 52 anni, è pieno di lividi. Per tre giorni sarebbe stata picchiata dal marito Vincenzo Frasillo, 53 anni: "Mi tradiva con tanti uomini - ha detto ai poliziotti - Io uscivo e loro, nascosti in campagna, entravano in casa. Ma l'ho picchiata solo lunedì". Nella casa presa in affitto dalla coppia sono state trovate tracce di sangue in cucina, soggiorno e bagno. Il pm di Marsala, Marina Filangeri, ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima. Per tutta la notte i poliziotti, guidati dal capo della squadra mobile di Trapani Fabrizio Mustaro, hanno cercato prove e riscontri su quanto avvenuto. Le ferite, spiegano gli investigatori, sono numerose e coprono ogni parte del corpo. La coppia ha un figlio che vive all'estero. La donna ha due fratelli e una sorella, sentiti tutta la notte dagli agenti. Rosalia e Vincenzo erano sposati da 30 anni e da alcuni mesi ricevevano il reddito di cittadinanza.