Petrolchimico di Siracusa, la Cgil chiede a Confindustria la tutela della salute dei lavoratori
Vertice in Confindustria Siracusa questa mattina, sull’emergenza coronavirus. L'incontro si è svolto tra i segretari generali provinciali di Cgil e Cisl – Roberto Alosi,Vera Carasi e il sub commissario Uil, Saveria Corallo - con il presidente dell’associazione degli industriali, Diego Bivona e il direttore, Giovanni Catalano; al centro dei lavori, la firma di un protocollo d’intesa fra le parti il cui obiettivo è quello di tutelare la salute dei lavoratori, in questo periodo di particolare allerta e dopo la messa in quarantena di una quarantina di lavoratori dell’indotto, entrati in contatto con persone che potrebbero avere contratto il virus.
"La stipula del un protocollo di sicurezza anti-contagio da applicare nell'intera area industriale – dice il segretario generaledella Cgil, Roberto Alosi.- è in ossequio all'ultimo DPCM dell'11 marzo in vigore fino al 25 marzo e in aggiunta a quanto già prescritto dal DPCM. In pratica chiediamo di:
1) Sospendere tutte le attività ordinarie e di "fermata"
2) Riduzione al minimo di qualunque attività industriale
3) Contingentamento minimo delle presenze necessarie per assicurare le emergenze industriali azienda per azienda
4) Riduzione dei servizi al minimo essenziale.
6) Individuazione di strumenti di protezione individuale eccezionali laddove non sia possibile rispettare la distanza interpersonale a seguito di lavorazioni industriali indifferibili e assolutamente essenziali".
Su quest'ultimo punto Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto che al tavolo per la sigla del protocollo, siedano anche i responsabili sanitari dell'Asp preposti ad individuare tutti gli strumenti di sicurezza personali necessari a proteggere i lavoratori impegnati in attività essenziali e/o emergenziali che non consentono di rispettare le distanze necessarie l'uno dall'altro.
Il presidente di Confindustria, preso atto delle richieste sindacali e del clima di grande tensione e apprensione sanitaria, si è riservato di valutarne la richiesta con le aziende coinvolte e ha auspicato la definizione condivisa del protocollo d'intesa nelle prossime ore. "Rimaniamo in attesa di conoscere le determinazioni di Confindustria. Ad oggi Sonatrach, Erg Power e Sasol stanno già riducendo al minimo la presenza di lavoratori in azienda: vorremmo che tutte le aziende si muovessero in linea, piuttosto che a macchia di leopardo. I recenti fatti registrati nelle ultime ore in merito all'evoluzione dei contagi, che hanno visto purtroppo protagonisti alcuni lavoratori della nostra zona industriale, non consentono alcuna sottovalutazione né alcun rinvio. In assenza di risposte adeguate, valuteremo le iniziative da intraprendere. La tutela della vita e della salute degli operai, degli impiegati, delle lavoratrici e dei lavoratori tutti e delle loro famiglie è per noi l'assoluta priorità: è un diktat un grande atto di responsabilità collettiva per rilanciare l'idea di un Paese e di un territorio civile", conclude il sindacalista della Cgil.