"Uso personale della droga," rimesso in libertà un uomo di Avola
Il Giudice, del tribunale di Siracusa, all'esito dell'udienza di convalida di arresto tenutasi lo scorso 6 maggio, 6 maggio 2024 ha rimesso in piena libertà G.A., 35 anni, di Avola. L’arresto dello stesso era stato due giorni prima da personale dalla Guardia di Finanza di Noto.
All'udienza di convalida venivano sentiti, sulle modalità e le motivazioni dell'arresto gli operatori di P.G, l'arrestato, che decideva di sottoporsi all'esame, e i difensori, gli avvocati Antonino Campisi e Antonio Cappello,
All' esito della predetta udienza il Pm richiedeva l'applicazione nei confronti di G.A. di una misura cautelare.
Nello specifico la Guardia di Finanza di Noto, nell'espletamento dell'attività di controllo del territorio avolese, in servizio di appostamento, notavano un soggetto, salire a bordo di un'autovettura e consegnare un involucro al conducente. I militari, quindi, si avvicinavano al veicolo e procedevano ad identificare i due soggetti, rispettivamente in P.P. e G.A. e li invitavano ad esibire eventuale stupefacente detenuto. I militari estendevano la perquisizione presso l'abitazione del G.A. dove rinvenivano lo stupefacente detenuto, ovvero marijuana posta sulla credenza e un bicchiere di carta contenente involucri di sostanza di tipo hashish detenuta nel frigo. Veniva, inoltre, rinvenuto un bilancino di precisione e un coltello intriso di sostanza stupefacente nonché una somma di denaro pari ad euro 250,00 l(in banconote da 50.00 euro) sul tavolo della cucina, ed euro 125,00 all'interno del portafogli in banconote da diverso taglio.
Le analisi sullo stupefacente rinvenuto consentivano di provare che si trattasse di sostanza stupefacente di tipo hashish da cui risultavano estraibili 974 dosi medie complessive, nonché sostanza di tipo marijuana, da cui risultavano estraibili 387 dosi singole medie.
In sede di convalida, il G.A, assistito dai difensori di fiducia Antonino Campisi e Antonio Cappello si sottoponeva ad interrogatorio affermando che la sostanza stupefacente rinvenuta era finalizzata all'uso personale.
Malgrado il rinvenimento del considerevole quantitativo di sostanza stupefacente la tesi difensiva e le dichiarazioni rese dall'imputato delineavano una versione alternativa dei fatti rispetto a quella prospettata nell'imputazione provvisoria.
Le considerazioni esposte non consentivano di delineare un profilo probatorio sufficiente al fine di ritenere che la destinazione dello stupefacente fosse quello della successiva cessione.
A fronte delle argomentazioni sostenute dai difensori del G.A. il tribunale di Siracusa riteneva che, nel caso di specie, non sussistessero, dunque, le esigenze cautelari richieste per l'applicazione di una misura cautelare, non sussistendo fondati motivi per ritenere che il G.A. potesse commettere condotte delittuose e per tali motivi ne ordinava l'immediata liberazione rimettendo l'indagato in piena libertà senza applicare allo stesso alcuna misura cautelare.