Traffico di hashish a Palermo, condanne ridotte in Corte d'Appello
Sconti di pena, a Palermo, per i nove imputati del processo per traffico di droga che hanno accettato il concordato. Il capo dell'organizzazione - che aveva sede nel quartiere Kalsa - Ottavio Abbate (nella foto), uno dei fratelli del boss Luigi, detto Gino 'u Mitra, ha avuto 6 anni e 4 mesi, rispetto ai 9 anni e 6 mesi che gli erano stati comminati in primo grado dal Gup Patrizia Ferro il 26 febbraio 2018. Lo scrive il Giornale di Sicilia. La sentenza è stata emessa ieri dalla quarta sezione della Corte d' appello, presieduta da Giacomo Montalbano. Il gruppo, gestito dal clan Abbate, commerciava hashish all'ingrosso e al dettaglio hashish. Antonino Augello, detto Barbi, passa da 12 a 9 anni; al fratello Francesco Paolo confermati 9 anni, ma gli è stata applicata la continuazione rispetto a una precedente sentenza per fatti analoghi e dunque lo sconto c'è pure per lui. Giovanni Pilo passa da 9 anni e 6 mesi a 6 e 2 mesi; Andrea Di Giovanni 6 anni, 3 mesi e 10 giorni: partiva da 9 anni e 4 mesi; Gaetano Musicò ha avuto 6 anni e 2 mesi, contro i 9 anni e 2 mesi del primo grado; Raffaele Catanzaro, detto Pierino, passa da 9 anni a 6 anni e 4 mesi. La sorelle di Di Giovanni, Giovanna, si vede calare la pena da 3 a 2 anni; l'altra sorella, Rita, da un anno e 8 mesi a un anno e mezzo. In primo grado c'era anche Laura Pirinei, che 13 mesi fa aveva patteggiato una condanna a un anno e 8 mesi. Con l' aggravamento basato sulle recidive, la prima sentenza era stata severa. Il "concordato" è stato raggiunto grazie a un accordo tra il sostituto procuratore generale Caterina Bartolozzi e i gli avvocati degli imputati. L' indagine era stata condotta da carabinieri e polizia.