Ricordata la strage dei lavoratori del 1947 a Portella della Ginestra
Migliaia di persone hanno ascoltato e applaudito lo storico deputato comunista Emanuele Macaluso che, a 95 anni da poco compiuti, è intervenuto alla manifestazione organizzata dai sindacati a Portella della Ginestra, luogo simbolo della lotta dei lavoratori dove il primo maggio del 1947 la banda di Salvatore Giuliano sparò contro la folla radunata per la festa uccidendo 11 persone. “La sinistra rischia di non capire più il senso delle lotte. Lotte per i diritti che significano lotte per il lavoro, contro la mafia e per la libertà. Mi sono formato politicamente e come uomo durante le lotte dei braccianti, degli zolfatari, degli operai. E sentivo la responsabilità enorme che ne derivava”, ha detto Macaluso più volte interrotto dagli applausi. “Questa sarà forse la mia ultima presenza qui a Portella. Volevo tornare qui oggi dove sono cresciuto politicamente”, ha aggiunto poi richiamando i valori della lotta alla mafia e dell’antifascismo che uccide la libertà”. Decine i ragazzi che hanno chiesto allo storico esponente del PCI un selfie. Alla manifestazione sono intervenuti tra gli altri Salvino Petta, tra i superstiti della strage di Portella, e il segretario regionale della Cgil Enzo Campo.