Acate: il sogno spezzato di Margherita, la bambina che voleva cantare
Se il tenore Salvatore Licitra, di cui quest’anno ricorre il decimo anniversario della prematura scomparsa, è stato l’espressione più alta della passione degli acatesi per il bel canto, Margherita Failla, che ha appena festeggiato felicemente i settant’anni, è stata, a cavallo degli Anni Sessanta e Settanta, la voce più rappresentativa della musica cosiddetta leggera. La sua fu una carriera breve ma intensissima, ricca di soddisfazioni e notorietà, come ha scritto la sorella Maria Concetta, che per la felice ricorrenza, in collaborazione con il marito ingegnere Nicola Branchina, le ha dedicato un libro-racconto che ne ripercorre le tappe.
“La bambina che sognava cantare”, questo il titolo della pubblicazione, si apre con una nota dell’autrice (ispettrice di Polizia Locale) e la prefazione della mamma Margherita Azzolino, che rispondono alle domanda che tanti acatesi si fecero inevitabilmente a quel tempo : “Strano che non abbia fatto carriera, sarà stata una scelta di vita?”.
“Solo scelte familiari, è precisato nel libro. Nel percorso canoro di Margherita ci siamo messi tutti in gioco con le nostre capacità di allora per sostenerla ed essere orgogliosi di lei. Se allora abbiamo commesso uno sbaglio nell’essere stati troppo ostinati a non lasciarla andare via da sola per paura di perderla o che potesse succederle qualcosa, non ci fece mai pesare ciò, nonostante tenesse tanto al suo unico sogno. Ci ha sempre sostenuto e non ci ha mai fatto pesare le nostre decisioni, per lei noi eravamo una famiglia molto apprensiva, che le voleva tanto bene”.
Secondogenita di un’umile famiglia, Margherita Failla, già a 5 anni, si faceva notare per la sua spiccata passione per il canto e per il ballo. A 9 anni cominciò a seguire le lezioni dei maestri Giuseppe Mezzasalma e Mario Santocono, che esaltarono le sue qualità e, alcuni anni dopo, accompagnata dalla Madre Superiora dell’Istituto Sacro Cuore di Siracusa, (dove si era trasferita per frequentare le Superiori), a Roma, davanti alla Madre Generale, ricevette i primi entusiastici apprezzamenti delle Autorità civili e religiose presenti.
Il percorso artistico era dunque ben avviato e grazie al prezioso sostegno di Emanuele Re, un grande appassionato di musica, partecipò il 23 luglio 1970 a un concorso canoro organizzato dall’associazione ANIC di Gela, dove si classificò seconda su 300 partecipanti.
Iniziava così una serie ininterrotta di affermazioni in vari centri della Sicilia (Licodia Eubea, Siracusa Francofonte, Catania, Comiso) nelle serate presentate ora da Mariolina Cannuli ora da Corrado Mantoni. Fu proprio l’inventore della Corrida che le consigliò, se avesse voluto continuare la carriera, di mettere da parte la sua mentalità e di proseguire la sua strada da sola. Non ebbe risposta.
Margherita, tuttavia, continuò a cantare allietando alcuni ricevimenti nuziali nei cinema di Acate e nel 1972 fu invitata all’Anfiteatro d'Oro, una manifestazione canora che ha avuto luogo tra gli anni 1963 e 1978 a cadenza quasi annuale a Santa Maria Capua Vetere, in Campania. Durante tutte e tre le serate si classificò al primo posto tra i giovani talenti, meritandosi i complimenti di Pippo Baudo, che condusse la serata finale.
Il vincitore della manifestazione avrebbe avuto diritto a un contratto discografico con La R.C.A. e la possibilità di incidere il brano premiato (L’estate se ne va), trasmesso poi per alcuni mesi alla radio.
Concetta Failla racconta la delusione del Pippo nazionale quando comprese che la famiglia non avrebbe consentito a Margherita di spiccare il volo, cioè di rimanere a Roma per tutto il tempo del contratto : “Purtroppo la sua carriera finisce qui – annunciò – e lei canterà per la sua famiglia, adesso è meglio che facciamo parlare il papà”.
Biagio Failla, un contadino, che aveva conosciuto anche l’emigrazione in Germania, salì sul palco e con la voce rotta dall’emozione disse : “Sono soddisfattissimo per il traguardo raggiunto da mia figlia, lei conosce bene i sacrifici che abbiamo sostenuto per starle dietro. Ho dovuto trascurare il lavoro, ma ora non posso più continuare. Margherita ha vinto già la sua scommessa”.
Il pubblico non gradì affatto quelle parole, ma con grande coraggio Margherita avvalorò il discorso del padre. Il primo premio così andò al secondo classificato e le prospettive di far carriera pure.
“L’idea di essere arrivata così in alto le faceva indubbiamente piacere – conclude Concetta Failla - ma contemporaneamente la spaventava”.
Margherita Failla si sposò con Biagio Branciforti e vive attualmente in Francia assieme ai quattro figli. Dopo avere ripreso gli studi abbandonati per il canto, conseguì il diploma di insegnante di Scuola dell’Infanzia, dedicandosi con altrettanta passione ai bambini, ai quali per 23 anni rivelò sicuramente i segreti per migliorare la propria voce.
Emanuele Ferrera