Inquinamento dell'aria
Siracusa, si avvia a conclusione la fase degli accertamenti tecnici disposti dalla Procura
Fra qualche mese dovrebbe essere terminato il lavoro di analisi del corposo materiale acquisito nell'ambito delle indagini avviate dalla Procura di Siracusa sull'inquinamento dell'aria nel triangolo industriale. Questo quanto ci ha dichiarato oggi il Procuratore capo Francesco Paolo Giordano, che si è occupato del problema sin dal suo insediamento al Palazzo di Giustizia aretuseo. Tanti gli esposti e le segnalazioni trovate da Giordano sul suo tavolo a testimonianza della forte richiesta di giustizia e legalità proveniente dalla popolazione coinvolta. "Un lavoro non indifferente - ha detto Giordano - per il quale è stato costituito un pool di magistrati, collaborato dal Nictas e dall'Arpa, che stanno incrociando dati ed informazioni acquisite. Solo dopo aver terminato questa fase, valuteremo come procedere e questo momento non è lontano". Due i problemi maggiori evidenziati dal Procuratore nel corso del lavoro sin qui svolto: l'aspetto legislativo, ancora debole, nonostante la riforma che ha introdotto il reato ambientale e la particolarità del territorio di Siracusa, "dove - ha evidenziato Giordano - le possibili fonti di inquinamento dell'aria, e dell'inquinamento in generale, sono davvero molte: agli impianti petrolchimici, si aggiungono, infatti, tante altre industrie e ogni volta diventa davvero difficile individuare in tempi brevi i responsabili". Un altro grosso problema è rappresentato dal fatto che molte sostanze non sono ancora normate e spesso diventa impossibile agire di conseguenza. Il Procuratore Giordano tiene comunque a rassicurare sul lavoro approfondito e certosino che il pool di magistrati sta svolgendo sugli accertamenti tecnici e che gli impianti sono costantemente sotto controllo. Ma l'impegno sulla lotta all'inquinamento ambientale prevede anche il filone delle bonifiche, annunciate e di fatto bloccate per inadempienze gravi da parte della Regione.