Trascrizione in Italia illegittima
Consiglio di Stato boccia nozze gay all'estero, plauso di Ncd
"Oggi il sindaco di Roma ha un motivo in piu' per dimettersi: la clamorosa bocciatura del Consiglio di Stato sulla trascrizione delle nozze gay in Italia". Cosi' Paola Binetti, deputato di Area popolare (Ncd- Udc) commenta la decisione del Consiglio di Stato. "E' un modo concreto di ristabilire la legalità e il rispetto delle reciproche competenze tra i diversi organi istituzionali. Il Ministro Alfano ancora una volta intasca un successo politico e personale clamoroso nell'esercizio del suo mandato. Il Consiglio di Stato con un'ampia e articolata argomentazione sottolinea una verita' elementare: l'ufficiale che celebra un matrimonio deve sostanzialmente verificare che si diano le condizioni previste dalla legge. Ora nei matrimoni omosessuali celebrati all'estero c'è un evidente contrasto con la norma vigente in Italia: manca la differenza di sesso. Ben altra cosa e' il legittimo riconoscimento di una serie di diritti che spettano alle persone omosessuali che decidono di dare vita ad una unione civile, che non sia e non appaia pero' una sorta di matrimonio". "Demagogia e populismo di alcuni sindaci, in flagrante contraddizione con una chiara indicazione venuta dal Ministro dell'Interno attraverso i prefetti, hanno solo contribuito a rallentare l'iter di approvazione di una legge che tante coppie omosessuali attendono - commenta Binetti -, ne hanno snaturato lo spirito e la forma e hanno esasperato in parlamento e nell'opinione pubblica un contrasto tra le diverse parti, che potrebbe ancora oggi essere risolto, se si rinunciasse a voler un simil matrimonio a tutti i costi". Da qui la richiesta di "politiche familiari forti e chiare anche in termini di sostegno economico alle famiglie e alle numerose in particolare. L'elogio della famiglia comincia nelle misure concrete che vengono messe a sua disposizione e su questo fronte attendiamo l'attuale legge di stabilita' in coerenza con il family Act presentato da Ap fin dai primi di agosto". "La sentenza del Consiglio di Stato sulle trascrizioni da parte dei Comuni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero ripristina la legalitaà violata, dando ragione alla battaglia di Angelino Alfano e di chi, come lui, opponendosi alle registrazioni comunali intendeva far rispettare la legge. Ma soprattutto questa sentenza ha smentito e bocciato la manovra di chi aveva ritenuto possibile la legalizzazione delle nozze gay, sostituendosi di fatto al Parlamento, attraverso la registrazione presso i Comuni. Grazie, quindi, al Nuovo Centrodestra, ed oggi ad una sentenza del Consiglio di Stato, e' stato ribadito un principio fondamentale, stabilito dal nostro ordinamento, e cioe' che la famiglia e' quella naturale formata da persone di sesso diverso". Lo dichiara il presidente dei senatori di Area popolare Ncd-Udc, Renato Schifani.