Il campionato di serie A
La Fiorentina passeggia col Frosinone: aggancia l'Inter
Pomeriggio scarno di reti, con il freno di stazionamento messo in tiro vuoi per l’affaticamento dovuto al turno infrasettimanale, vuoi per gli impegni in Europa (se si prende in considerazione il Napoli) o più semplicemente perché, ormai, il divario tra le compagini facenti parte del massimo torneo italiano di calcio, la Serie A, si è così assottigliato che è divenuto di estrema difficoltà proferire alcun tipo di pronostico. I soli tre gol del Bologna sull’Atalanta fanno da sfondo alle ‘partite delle 15’. Tre gol importanti, pesanti e che sanno di riscatto un po’ per tutti. Per il club partito in sordina e, malgrado il successo, ancora penultimo in classifica; per l’allenatore, Stefano Donadoni, subentrato a Delio Rossi, desideroso di fare dopo un anno disastroso a Parma; per Mattia Destro, da tredici giornate a secco, per Giaccherini, tornato in Italia dopo l’annus horribilis in Inghilterra, e per Franco Brienza, alla prima prodezza in rossoblu dopo più di mille minuti senza rete. Una vittoria tutta italiana nel campionato italiano dei fuoriclasse stranieri. Una chimera. Grande prova di forza contro la sorella scarsa dell’Atalanta, che fino a questo momento aveva stupito tutti, davanti a squadre come Milan e Juventus. Pareggio a reti bianche a Marassi tra Genoa e Napoli. Poco concreti gli uomini di Sarri, si scagliano contro il muro innalzato da Perin, vero protagonista del gara. Insigne, Hamsik, Higuain, Gabbiadini, tutti provano a far male al portiere latinense, in grande spolvero dopo l’infortunio. Dai piedi di Perotti le uniche azioni pericolose del Genoa con Reina pochissime volte chiamato in causa. Un punto amaro che fa perdere quota al Napoli. Poco divertente lo scontro salvezza tra Carpi ed Hellas, anch’esso a reti bianche, in cui Rafael para di tutto ed evita (?) l’ipotesi esonero nei confronti di Mandorlini. Ad una porta, quella del Sassuolo, il match allo stadio Friuli tra Udinese e i neroverdi, stranamente senza reti. Certamente più interessanti gli anticipi. (12.30 di oggi) La Fiorentina passeggia 4-1 sul Frosinone in casa, con tanto di cambio finale del portiere titolare Tatarusanu per il giovanissimo esordiente Lezzerini, tanto a ribadire la poca difficoltà incontrata dai viola. Tutte nel primo tempo le reti dei toscani e tutte degne di essere viste e riviste: il pallonetto da 25 metri Rebic (forse un cross sbagliato per Babacar), lo straordinario tacco volante di Rodriguez, il cucchiaio su rigore di Babacar e il gol da vero attaccante di Mario Suarez. Bello anche il gol della bandiera di Frara, nato da una grande azione di Longo. Poteva essere migliore la prima in Serie A del portiere siracusano Zappino, il quale tuttavia ha salvato i suoi da un risultato che avrebbe potuto assumere macrodimensioni. (18.00, 31/10/2015) Ancora una volta la Juve batte il Torino in casa 2-1. Ancora una volta allo Juventus Stadium, come lo scorso 30 novembre, e, ancora una volta, segnando il gol vittoria al 93’55’’. Cambia solo l’interprete Cuadrado al posto di Pirlo. I bianconeri non giocano bene, ma danno un forte segnale a chi li dava in caduta libera. (20.45, 31/10/2015) Altri segnali che questo campionato sarà deciso nelle ultime giornate li dà l’Inter. I nerazzurri sfrecciano a San Siro e sconfiggono la Roma 1-0. Nel giorno di Halloween è Medel, al primo gol in Serie A in assoluto, a spaventare Rudi Garcia e i giallorossi. La poca lucidità in porta di Dzeko e Salah, le parate da uomo bionico di Handanovic e una difesa solida come il marmo, regalano all’Inter la testa della classifica condivisa con la Fiorentina. I capitolini rimangono i favoriti, ma ci sarà una dura battaglia per accaparrarsi la fetta grande di torta (o di zucca, se vogliamo).
I posticipi: Oggi ore 20.45, Lazio – Milan. Domani ore 19.00, Chievo – Samp e ore 21.00 Palermo – Empoli.