Dopo l'operazione Reset 2
Una delle vittime del racket a Bagheria, Gianluca Calì: "Oggi l'omertà abita al Nord"
Gianluca Calì, titolare di una concessionaria di auto, e forse il primo imprenditore a denunciare il pizzo a Bagheria 4 anni fa, non riesce a nascondere la sua personale soddisfazione.all'indomani dell'operazione antiracket "Reset 2" che ha portato a 22 arresti. "La gente finalmente inizia ad avere fiducia nelle forze dell'ordine e i risultati si vedono". Non ho mai pagato il pizzo - continua - e non ho mai avuto tentennamenti nel denunciare nonostante le accuse da parte della gente del posto di volermi fare pubblicità" e nonostante i numerosi attentati e minacce, l'ultima a Milano pochi giorni fa". Calì va oltre e chiede che lo Stato sia vicino da subito a chi denuncia e fa un'altra sottolineatura: "C'è molta più omertà qui al Nord, la società civile non è ancora pronta. Di fronte a un'operazione della Dda in Lombardia che ha portato a 39 arresti per estorsione qui non c'è stata una sola denuncia. Oggi Libero Grassi sarebbe felice, e con lui i magistrati che hanno dato la vita per permettere che un cambiamento del genere accadesse, in Sicilia, e altrove".