Presunti riferimenti con Mafia Capitale
Cantone sentito all'Antimafia dell'Ars: "Ombre su gare Asp in Sicilia"
"Le cooperative che hanno vinto molti degli appalti nelle Asp siciliane avevano dei riferimenti in uno dei gruppi coinvolti con Mafia capitale". Lo afferma Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, parlando con i giornalisti dopo un'audizione in commissione Antimafia dell'Ars. "Abbiamo segnalato all'autorita' giudiziaria - spiega - che in molte Asp della regione Sicilia ha vinto l'appalto la stessa cooperativa con sistemi di ottenimento della gara che hanno lasciato alcune perplessita'. Noi faremo un nostro provvedimento in cui contestiamo specificamente questi dati, ma intanto abbiamo avvisato di queste irregolarita' le autorita' giudiziarie". Inoltre, il dato piu' sorprendente emerso in audizione e' stato il volume delle procedure negoziate, quindi senza appalto pubblico, nella sanita' regionale. Lo aveva annunciato la Corte dei conti nella relazione sul bilancio 2014 e la tendenza e' stata confermata per il 2015 dall'indagine condotta dall'Antimafia regionale. Questi i numeri: a fronte di una spesa per acquisti pari a oltre 3 miliardi di euro, il ricorso alla procedura negoziata raggiungerebbe in Sicilia il 90% del numero totale delle contrattazioni, per un valore di centinaia di milioni di euro. Tutto regolare? Certo, dicono le aziende sanitarie che fanno ricorso alle procedure. Secondo la commissione Antimafia, invece, potrebbe rivelarsi un frazionamento dei costi. Per questa ragione Cantone e' stato invitato ad intervenire in Commissione. Il presidente dell'organismo Nello Musumeci ha quindi fatto un richiamo al governo per obbligare tutte le Regioni alla adozione dei costi standard nella sanita': "Una siringa deve costare in Sicilia tanto quanto costa in Lombardia". Sulle partecipate, gli enti locali e gli altri organismi la Commissione ha evidenziato a Cantone come il monitoraggio svolto dall'Universita' di Palermo nel 2014 e nel 2015 abbia segnalato la quasi totale mancanza dei requisiti previsti dal decreto anticorruzione. "L'Antimafia promuovera' una proposta di legge per dichiarare decaduti tutti gli amministratori che entro 90 giorni non si adegueranno alle norme anticorruzione", ha detto Musumeci.