Scolta alle indagini della squadra mobile
La morte di Ilaria a Messina, prese tre ragazze: cedettero la droga sintetica
Per il caso di Ilaria Boemi, la sedicenne morta lo scorso 10 agosto sul lungomare del "Ringo" a Messina, sono state arrestate 3 giovani. Secondo la ricostruzione della Polizia, sono state due ragazze, di cui una minorenne ed una appena diventata maggiorenne, a vendere la dose di "MDMA", la droga sintetica che ha provocato la morte per arresto cardio-circolatorio della sedicenne che era stata soccorsa in fin di vita. La terza risulta coinvolta in altri episodi di spaccio di droga nei confronti della giovane vittima. Le indagini della Squadra Mobile hanno delineato personaggi e responsabilità di chi ha trascorso con Ilaria le sue ultime ore di vita, secondo le ricostruzioni confluite nelle misure cautelari emesse dai gip presso il Tribunale per i Minorenni e presso il Tribunale Ordinario di Messina, su richiesta dei sostituti procuratori che hanno coordinato le indagini. Una delle indagate, che è maggiorenne, è finita ai domiciliari, le altre due, minori, sono state rinchiuse in una Comunità.
Le indagate nell'inchiesta della Procura di Messina sono Gaia Auteri, 18 anni e due minorenni. Una minorenne é accusata solo di cessione di droga le altre due giovani di aver provocato la morte per reato diverso cioè la cessione di Mdma. La diciottenne é la pusher che avrebbe venduto la sostanza stupefacente a Ilaria. L'altra indagata, aveva invece venduto a sua volta la droga alla pusher.