Teato
Al Biondo di Palermo tutto esaurito per "Echi della lunga distanza"
Dalle coste dell'Africa al Teatro Biondo di Palermo, dopo aver attraversato la furia del Mediterraneo sopra barconi fatiscenti. È questa la storia a lieto fine dei minori stranieri non accompagnati della Scuola di Lingua italiana per Stranieri ItaStra che ieri pomeriggio hanno debuttato con il loro spettacolo "Echi della lunga distanza". Pubblico accalcato per un tutto esaurito che premia mesi di lavoro sul campo soprattutto della didattica e della formazione. Ospite speciale della giornata, Giovanni Ruffino, studioso di fama internazionale di lingua e dialetti e fondatore dell'Atlante Linguistico della Sicilia, che ha ricevuto la medaglia di Benemerito dell'Ateneo di Palermo. Nello spettacolo "Echi della lunga distanza", regia di Yousif Latif Jaralla, con le foto di Antonio Gervasi e la musica di Riccardo Palumbo, i ragazzi e le ragazze migranti hanno dato voce alle esperienze vissute dai loro coetanei, incontrati tra i banchi di ItaStra, per raggiungere le coste dell'Italia da soli, senza famiglia. In platea un pubblico variegato: ragazzi migranti che, come loro, hanno vissuto esperienze molto simili, donne straniere con i loro bambini, studenti cinesi, tirocinanti, ragazzi provenienti da tutto il mondo e che seguono i corsi di lingua italiana della Scuola ItaStra. E poi ancora insegnanti, docenti universitari, rappresentanti dell'amministrazione comunale e i vertici del mondo accademico. Allo spettacolo hanno anche assistito oltre venti scrittori e poeti: saranno loro a compiere il prossimo passo per l'inclusione linguistica e sociale dei minori. Infatti, dopo aver assistito allo spettacolo, prenderanno carta e penna per mettere nero su bianco le emozioni e le sensazioni provate. Creeranno quindi un testo che sarà pubblicato in antologia sul tema dell'immigrazione a cura di ItaStra.