Obbligo di dimora
Palermo, revocati i domiciliari a Tutino il medico di Crocetta
Il gip di Palermo Ettorina Contino ha disposto la revoca degli arresti domiciliari nei confronti di Matteo Tutino, accusato di truffa, peculato e falso. Tutino, primario del reparto di Chirurgia maxillofacciale dell'ospedale Villa Sofia di Palermo e medico personale del governatore della Sicilia Rosario Crocetta, era sottoposto alla misura cautelare dal giugno scorso. Il gip, accogliendo le richieste della Procura, ha ritenuto affievolite le esigenze cautelari, disponendo per Tutino l'obbligo di dimora nel comune di Palermo. Il provvedimento e' stato notificato nel pomeriggio anche all'azienda ospedaliera "Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello". Domani mattina, facendo seguito alla delibera adottata il 28 ottobre scorso, l'Azienda attivera' il provvedimento disciplinare nei confronti di Matteo Tutino che, da parte sua, ha gia' informato il suo datore di lavoro di volere rientrare immediatamente in servizio. Il primario e' accusato di avere eseguito nella struttura pubblica interventi di chirurgia plastica estetica registrandoli come "interventi funzionali". Avrebbe inoltre ricevuto - secondo le indagini dei carabinieri del Nas - compensi da pazienti per medicazioni post operatorie per interventi posti a carico del servizio sanitario regionale. L'indagine e' alle battute finali. L'inchiesta e' guidata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto procuratore Luca Battinieri. A coordinarla e' la Procura di Caltanissetta, dopo che il procuratore Francesco Lo Voi ha comunicato la propria astensione per via della conoscenza con uno dei medici indagati. Tutino e Crocetta erano stati coinvolti a luglio nel caso di una intercettazione pubblicata su un settimanale e riguardante Lucia Borsellino ("Va fatta fuori come il padre"), la cui esistenza, pero', e' stata smentita dalle procure siciliane.