Siracusa, 2015 disastroso sul fronte del lavoro, ma Cgil, Cisl e Uil non si arrendono
Oltre 100.000 disoccupati in provincia di Siracusa con 30.000 lavoratori che nell'ultimo anno hanno vissuto di ammortizzatori sociali, oltre il 58% dei giovani che non hanno mai lavorato. Sono questi i numeri impietosi che caratterizzano il 2015 nel mondo del lavoro. Numeri snocciolati uno dopo l'altro dai segretari generali di Cgil, Cisl e UIl, Zappulla, Sanzaro e Munafò oggi nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno. Un 2015 che, però, proprio nella sua fase finale ritrova il sindacato di nuovo unito e compatto. Tante le vertenze ancora irrisolte - sottolineano i sindacalisti: dalla formazione professionale ai forestali, dalla Siteco a Siracusa Risorse, dalla ex Provincia Regionale ai precari ATA, dalla ex Sai 8 a Garanzia Giovani, Lsu/Asu,ai lavoratori della grande e piccola distribuzione, alla dismissione dell'Eni. Persiste e si aggrava - è stato ancora detto - la crisi del settore edilizio, metalmeccanico ed agroalimentare e si aspetta ancora il risanamento ambientale e la bonifica dell'area industriale e il potenziamento di un sistema sanitario di qualità e di un welfare che guardi con attenzione alle fasce più deboli della popolazione". "Ma la nostra provincia – hanno continuato i segretari di Cgil Cisl Uil - possiede tutte le condizioni per uscire fuori dal perdurare di una crisi socio-economica di tale proporzione: un'agricoltura d'eccellenza che tutto il mondo ci invidia, un insediamento industriale e metalmeccanico tra i più importanti d'Europa, un patrimonio culturale ed architettonico di grande attrazione turistica". Da qui l'annuncio di una mobilitazione graduale ma sempre crescente che andrà di pari passo con un confronto serrato con le istituzioni, le imprese e la politica " fino ad ottenere risposte certe ed esigibili".