Controlli per l'anno 2014 - 2015
Non mandano i figli scuola, denunciati ad Avola 99 genitori
Sono ancora in corso le vacanze per le festività natalizie ma per molti bambini la scuola sembra essere terminata già da diverso tempo. È quanto emerge da un’attività di verifica condotta dai Carabinieri della Stazione di Avola, in stretta sinergia con gli Istituti scolatici del territorio in cui i militari dell’Arma si recano periodicamente per avere un contatto con i dirigenti, i docenti ed i collaboratori scolastici per avere notizie su fenomeni che riguardano la popolazione studentesca quali il bullismo e la dispersione scolastica.
Nel corso di questi incontri i carabinieri hanno appurato che numerosi bambini erano soliti assentarsi dalle lezioni per lunghi periodi, senza che i genitori e/o gli esercenti la potestà genitoriale fornissero plausibili risposte alle richieste di giustificazioni avanzate loro periodicamente da insegnanti e dirigenti scolastici.
Sono stati pertanto avviati accurati accertamenti al fine di verificare le reali motivazioni alla base delle assenze ingiustificate di un così elevato numero di bambini: individuati con esattezza gli assenti “cronici” con riferimento all’anno scolastico 2014/2015, i Carabinieri hanno contattato i servizi sociali del comune al fine di appurare situazioni di reale impedimento nonché per dare inizio a concrete azioni di recupero in favore di tali giovani. Al termine di tali verifiche i carabinieri hanno deferito all’Autorità Giudiziaria 99 persone ritenute responsabilil dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori.
Tale attività si somma a quelle condotte nella prima parte dell’anno dalla Stazione Carabinieri di Noto e che, con analoghe metodologie investigative, aveva portato al deferimento in stato di libertà di altre 282 persone ritenute responsabili della medesima ipotesi di reato.
Al riguardo il Comandante Provinciale carabinieri di Siracusa, Luigi Grasso, dichiara: “Il fenomeno della dispersione scolastica è, purtroppo, molto presente in provincia ed ha costi e conseguenze sociali; per questo è indispensabile fare prevenzione ed individuare interventi sistematici che andranno adattati ad ogni singola realtà territoriale. Ribadisco che l’Arma dei Carabinieri è vicina al mondo della scuola e continuerà ad esserlo attraverso ogni forma possibile di collaborazione. I ragazzi costituiscono una risorsa preziosa ed è giusto confrontarsi con loro anche al fine di individuare le migliori linee d’azione”.